Roma, 2 dic. (LaPresse) – “Il rapporto fra Stato e cittadini va capovolto. Per questo stiamo sviluppando un’azione riformatrice su due fronti. Il primo è la diminuzione delle leggi che prevede l’adozione di 5 Testi Unici su: lavoro; appalti pubblici; pubblico impiego; società partecipate e servizi pubblici. Alcuni sono in dirittura d’arrivo gli altri, almeno con la legge di delega, speriamo di farcela in primavera. Il secondo fronte è una scelta politica: non ci limitiamo a semplificare le norme, ci preoccupiamo di attuarle, fino a quando il cittadino o l’azienda percepiscono il cambiamento. Se questo non accadrà sarà una nostra sconfitta politica”. Così la ministra della Funzione Pubblica Marianna Madia, intervistata dal ‘Messaggero’, sull’Agenda per la Semplificazione che sta per essere varata dal Consiglio dei ministri.
“Le prime novità – spiega Madia – si vedranno sperimentalmente fin da gennaio. Il Pin Unico, ad esempio, cambierà proprio il rapporto fra italiani e pubbliche amministrazioni perché entro dicembre 2015 lo avranno tre milioni di persone. Costoro potranno dapprima fare dichiarazioni fiscali e ‘parlare’ con l’Inps e poi chiedere servizi a tutte le amministrazioni. Entro il 2017 il Pin sarà patrimonio di 10 milioni di italiani”.
“Non agiamo solo dall’alto – continua – ma anche dal basso: stiamo mobilitando l’Italia più dinamica per accelerare la digitalizzazione dello Stato. Il Digital Champion del governo, Riccardo Luna, ad esempio, sta raccogliendo centinaia di volontari per aiutare i Comuni a fornire servizi via computer”.