Roma, 27 nov. (LaPresse) – “Abbiamo litigato troppo ed è ora di smettere. Dobbiamo fare proposte credibili. Salvini sembra particolarmente in forma, ma ha vinto una tappa. E l’elemento unificante è ancora Berlusconi”. Lo afferma, in un’intervista a La Repubblica, Stefano Caldoro, governatore della Campania e unico presidente di Regione con la bandiera di Forza Italia. Sul crollo del centrodestra ritiene che il sistema politico resti comunque bipolare: “Anche nella versione bipartitica dell’ultima proposta di legge elettorale, restano due poli. Il tema per noi è come rilanciare una proposta politica più chiara”.
Sulla metafora ‘Berlusconi regista-Salvini goleador’ il governatore campano commenta: “Salvini è un capo di partito. Ha dato un segnale, ma il regista è Berlusconi. La leadership si conquista sul campo: corrono Salvini, Alfano, Fitto, Toti e chiunque si voglia misurare” e chiude sulle primarie: “Non ne sono appassionato. Le uniche primarie che hanno funzionato in qualche modo in Italia sono quelle confermative, tipo Prodi o Veltroni. Non mi sembra granchè”.
Caldoro poi passa a “ringraziare il presidente Berlusconi” che, ai primi di ottobre, ipotizzò che proprio lui avrebbe potuto essere il candidato premier di Forza Italia. “Ma il mio impegno è al Sud – aggiunge – da presidente della Regione posso contribuire a una leadership, non mia, ma di una nuova classe dirigente che riporti il tema del sud su scala nazionale”. E rilancia la tesi dell’abolizione delle Regioni: “Bisogna scioglierle e accorparle in massimo dieci macroregioni che si occupino solo di programmazione. Basta invece con sanità, trasporti, con la gestione dei servizi. L’attuale regionalismo è finito domenica scorsa, tenerlo in piedi con il 35% di votanti è accanimento”.