Papa Francesco a Strasburgo: Disoccupazione giovanile vera ipoteca per futuro

Strasburgo (Francia), 25 nov. (LaPresse) – Nel suo discorso al Consiglio d’Europa Papa Francesco ha parlato di “grave problema del lavoro, soprattutto per gli alti livelli di disoccupazione giovanile che si riscontrano in molti Paesi – una vera ipoteca per il futuro – ma anche per la questione della dignità del lavoro”.

RIDARE DIGNITA’ AL LAVORO. “E’ tempo di favorire le politiche di occupazione, ma soprattutto è necessario ridare dignità al lavoro, garantendo anche adeguate condizioni per il suo svolgimento”. Queste le parole di papa Francesco nel suo discorso all’Europarlamento a Strasburgo. Bisogna “reperire nuovi modi per coniugare la flessibilità del mercato con le necessità di stabilità e certezza delle prospettive lavorative, indispensabili per lo sviluppo umano dei lavoratori”, ha aggiunto. Per il Pontefice, quindi, bisogna “favorire un adeguato contesto sociale, che non punti allo sfruttamento delle persone, ma a garantire, attraverso il lavoro, la possibilità di costruire una famiglia e di educare i figli”.

FORMAZIONE PER FUTURO DEI GIOVANI. Rivolgendo il pensiero ai giovani, papa Bergoglio ha aggiunto che “i giovani di oggi chiedono di poter avere una formazione adeguata e completa per guardare al futuro con speranza piuttosto che con disillusione”.

MEDITERRANEO NON SIA CIMITERO. Nel suo discorso, il papa si è soffermato sul problema degli sbarchi nel mar Mediterraneo e sulle traversate portatrici di morte. “Non si può tollerare che il Mar Mediterraneo diventi un grande cimitero! Sui barconi che giungono quotidianamente sulle coste europee ci sono uomini e donne che necessitano di accoglienza e di aiuto”.

UNIONE EUROPEA INVECCHIATA. “A un’ Unione più estesa, più influente, sembra però affiancarsi l’immagine di un’Europa un po’ invecchiata e compressa, che tende a sentirsi meno protagonista in un contesto che la guarda spesso con distacco, diffidenza e talvolta con sospetto”, ha detto papa Francesco nel suo intervento all’Europarlamento a Strasburgo.

“Oggi – ha aggiunto il Papa – la promozione dei diritti umani occupa un ruolo centrale nell’impegno dell’Unione Europea in ordine a favorire la dignità della persona, sia al suo interno che nei rapporti con gli altri Paesi. Si tratta di un impegno importante e ammirevole – ha proseguito il pontefice – poiché persistono fin troppe situazioni in cui gli esseri umani sono trattati come oggetti, dei quali si può programmare la concezione, la configurazione e l’utilità, e che poi possono essere buttati via quando non servono più, perché diventati deboli, malati o vecchi”.

FORTI RADICI RELIGIOSE PER ESSERE IMMUNI DA ESTREMISMI. “Sono convinto – ha detto il Papa – che un’Europa che sia in grado di fare tesoro delle proprie radici religiose, sapendone cogliere la ricchezza e le potenzialità, possa essere anche più facilmente immune dai tanti estremismi che dilagano nel mondo odierno, anche per il grande vuoto ideale a cui assistiamo nel cosiddetto Occidente, perché ‘è proprio l’oblio di Dio, e non la sua glorificazione, a generare la violenza’. “Non possiamo qui non ricordare le numerose ingiustizie e persecuzioni che colpiscono quotidianamente le minoranze religiose, e particolarmente cristiane, in diverse parti del mondo. Comunità e persone che si trovano ad essere oggetto di barbare violenze: cacciate dalle proprie case e patrie; vendute come schiave; uccise, decapitate, crocefisse e bruciate vive, sotto il silenzio vergognoso e complice di tanti”. Per combattere queste violenze “ritengo fondamentale non solo il patrimonio che il cristianesimo ha lasciato nel passato alla formazione socioculturale del continente, bensì soprattutto il contributo che intende dare oggi e nel futuro alla sua crescita. Tale contributo non costituisce un pericolo per la laicità degli Stati e per l’indipendenza delle istituzioni dell’Unione, bensì un arricchimento”, ha ricordato Papa Francesco.

ATTERRATO A STRASBURGO. Papa Francesco è arrivato al Parlamento europeo a Strasburgo. Il Pontefice è stato accolto dal presidente dell’Europarlamento Martin Schulz e ha assistito alla cerimonia dell’alzabandiera con il vessillo Vaticano. il Santo Padre ha firmato il ‘Libro d’oro’ del Parlamento europeo che raccoglie le firme delle personalità accolte a Strasburgo.

PROGRAMMA DELLA VISITA DEL PAPA. Alle 12 il Pontefice è al consiglio d’Europa. Ad attenderlo sulla pista dell’aeroporto anche una delegazione di europarlamentari e di porporati.Dopo il suo arrivo all’aeroporto internazionale di Strasbourg/Entzheim, Papa Francesco si trasferisce in auto alla sede del Parlamento Europeo, accolto dal presidente, Martin Schulz. Il programma prevede, dopo l’esecuzione degli inni da parte della banda militare, l’ingresso del Pontefice in auto dell’ingresso d’onore del Parlamento: l’Espace Mariana de Pineda. Qui ha luogo la presentazione delle due delegazioni, dei 14 membri del Bureau del Parlamento e degli 8 presidenti dei gruppi politici dell’assemblea. Dopo le foto, la Firma del Libro d’Oro e lo scambio dei doni, il Santo Padre incontrerà il presidente Martin Schulz, alla presenza di alcune autorità politiche ed ecclesiastiche. Alle ore 11.15, papa Francesco si trasferisce all’Emiciclo per la Sessione solenne del Parlamento Europeo. Dopo il discorso del Presidente Martin Schulz prende la parola Bergoglio.

I messaggi ai Capi di Stato dei Paesi sorvolati. Il Papa, come di consueto, ha mandato telegrammi ai Capi di Stato di tutti i Paesi sorvolati.

MESSAGGIO A NAPOLITANO. Prima di partire e lasciare l’Italia, Napolitano ha rivolto un messaggio al Capo di Stato in cui auspica il benessere spirituale e civile per il Paese. Nel telegramma di saluto inviato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano da papa Francesco alla partenza del suo viaggio per Strasburgo si legge: “Nel momento in cui lascio Roma per recarmi in visita al Parlamento Europeo e al Consiglio d’Europa, mi è caro rivolgere a lei, signor presidente, il mio deferente saluto che accompagno con fervidi auspici per il benessere spirituale, civile e sociale del popolo italiano, cui invio volentieri la mia benedizione”.

MESSAGGIO DI NAPOLITANO AL PAPA. “Santità desidero farle pervenire il mio più sentito ringraziamento per il messaggio che ha voluto indirizzarmi nel momento in cui si accinge a partire per Strasburgo. Sono certo che i suoi interventi presso il Parlamento Europeo ed il Consiglio d’Europa infonderanno nuova fiducia a coloro che, nel pieno di una crisi che non è solo economica e finanziaria, ma anche sociale e morale, faticano a coltivare la speranza di un futuro migliore”. E’ quanto scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato a papa Francesco, in occasione della visita del Pontefice al Parlamento Europeo e al Consiglio d’Europa.

“Confido che, a fronte delle incertezze e delle difficoltà di questi anni, le sue parole sapranno stimolare anche nelle istituzioni europee – aggiunge il Capo dello Stato – un’attenta e quanto mai necessaria riflessione sui valori e sugli ideali che furono alla base del progetto europeo e che devono oggi guidarci nella costruzione di un continente più coeso e in grado di svolgere una positiva azione a favore della pace, dello sviluppo e di una sempre maggiore solidarietà. Con questo auspicio, mi è gradita l’occasione per rinnovarle i sensi della mia profonda stima e considerazione”.

PAPA A HOLLANDE. “Mentre sorvolo il suo paese per recarmi alla sede del Parlamento europeo e del Consiglio d’Europa, vi saluto cordialmente. In questo centanario dell’inizio della prima guerra mondiale, formulo per la Francia, e per l’Europa intera, auguri ardenti di pace e prosperità. Che Dio benedica la sua nazione e tutti i suoi abitanti”. Così papa Francesco nel messaggio indirizzato al presidente francese Francois Hollande nel momento di sorvolare la Francia nel viaggio per Strasburgo.

PAPA A PRESIDENTE SVIZZERO. “Invio cordiali saluti a sua eccellenza – ha scritto il Pontefice rivolgendosi a presidente svizzero Didier Burkhalter – mentre sorvolo la Svizzera per recarmi alla sede del Parlamento europeo e del Consiglio d’Europa. Pregando per la nazione e il popolo, invoco su tutti voi le benedizioni del Signore”.