Milano, 14 nov. (LaPresse) – “A me preme che la legge sia in vigore dal 1° gennaio: motivo per il quale, è bene saperlo, se si giocasse ad allungare i tempi, metteremo la fiducia sul testo che uscirà dalla commissione”. Così Matteo Renzi, in un colloquio con ‘la Stampa’, in merito all’approvazione della legge delega sul Lavoro. Sull’ipotesi che la minoranza possa non votare o addirittura votare contro non sembra preoccupar Renzi: “Sono sempre gli stessi, una decina, molto divisi, anzi ulteriormente divisi al loro interno. Io vorrei tenere tutti dentro, naturalmente, e se per questo serve non votare in Direzione perchè altrimenti vanno sotto o fare piccole modifiche al Jobs Act, volentieri. Il punto centrale è che la sinistra italiana diventa democratica all’americana, e questo per me ha un valore storico aggiunge. “Agli esponenti del Nuovo Centrodestra dico che il prossimo vertice di maggioranza si farà nella tarda estate o nell’autunno del 2017 – spiega Renzi – per loro, del resto, questo non può rappresentare una sorpresa. L’altra sera, quando sono venuti in venti a Palazzo Chigi, gliel’ho detto: ragazzi, non ci prendete gusto, questo è il primo vertice che facciamo in otto mesi, ed è anche il penultimo”.