Grasso: Italia crede senza riserve in Corte penale internazionale

Roma, 13 nov. (LaPresse) – “La storia del diritto penale internazionale – continua il presidente del Senato – è densa come la storia dei diritti umani e segue il progressivo maturare nel diritto internazionale, nelle prassi e nelle coscienze dell’idea dell’assoluta supremazia della persona nell’ordinamento giuridico internazionale. Stupri, deportazioni, omicidi di civili, feriti e prigionieri di guerra, esecuzioni di massa: ecco le atrocità di fronte alle quali la comunità internazionale ha, con lentezza, elaborato norme e meccanismi giurisdizionali per affermare che certe condotte sono da considerarsi crimini internazionali. Alla base dell’emozionante evoluzione della giustizia internazionale, si trova anche l’idea che i diritti delle persone si debbano tutelare anche laddove vengano violati, offesi, calpestati dagli stessi Stati di cui essi sono cittadini”.

“Considero questo convegno molto importante – sottolinea Grasso – per fare il punto sul lavoro e le prospettive della Corte penale internazionale. La vita della Corte si trova a un punto di svolta importante. Mi riferisco alle proposte in materia di immunità dei Capi di Stato che metterebbero radicalmente in discussione uno dei principi fondanti, e l’impianto stesso dello Statuto di Roma; alla necessità di un’azione più forte e determinata dell’assemblea degli Stati Parte, e in alcuni casi anche del Consiglio di Sicurezza per assicurare l’imprescindibile cooperazione degli Stati per molte attività della Corte (arresto, consegna degli imputati, svolgimento di indagini); all’eccessiva complessità del sistema processuale, che ha determinato la limitata efficienza della Corte per la lunghezza e farraginosità dei procedimenti”.

“Accolgo dunque con favore gli sforzi già in corso, che devono essere intensificati, per rivedere la procedura e accelerare i procedimenti in corso e così garantire la richiesta di giustizia che si leva a gran voce dalle vittime, la cui partecipazione ai processi deve essere assicurata di più anche in vista dei giusti risarcimenti”, conclude il presidente.