Bruxelles (Belgio), 12 nov. (LaPresse) – Beppe Grillo lancia la campagna anti-euro. Il leader del Movimento 5 Stelle arriva a Bruxelles per presentare la raccolta firme per la richiesta di un referendum per chiedere se restare o meno dentro l’Eurozona. “Noi vogliamo riprenderci la nostra sovranità monetaria”, ha detto in conferenza stampa. “In sei mesi raccoglieremo qualche milione di firme” per presentarle in Parlamento. “Ve lo giuro sui miei figli, come ha detto uno psico-nano, il comico numero uno: nel privato, quanti in pubblico difendono l’Euro, vi dicono uscitene il prima possibile”.
“NON SIAMO IN GUERRA CON L’ISIL MA CON LA BCE”. “Non non siamo in guerra con Isil o con la Russia, ma con la Bce, contro questo linguaggio dell’Europa”. Poi l’ex comico pentastellato ha aggiunto: “”Io sono qua perchè sento un dovere. Mi ritrovo a sentire delle emozioni nei confronti di questi cadaveri di cera, questi banchieri”.
AFFONDO CONTRO JOB ACT E JUNCKER. “La Germania impone idee, allucinazioni economiche, persone non elette da nessuno, cose impossibili da seguire in economia perchè la loro economia sta stagnando”, ha detto Grillo. “Schroeder nel 2003 inventa il job acts per crescere – ha proseguito – ma in dieci anni in Germania sono cresciuti di livelli ridicoli. In dieci anni sono cresciuti dell’11%. La Germania con il Job Act ha fallito e ora ce lo impone”.
“L’Europa ha scelto uno che è stato alla guida in un paese che è un paradiso fiscale. Io non ce l’ho con il Lussemburgo, ma se ci sono dei paradisi ci sono degli inferni”, ha continuato Beppe Grillo durante la presentazione del referendum anti-euro. Non fa nomi ma il riferimento appare a Jean-Claude Junker, presidente delal Commissione europea, primo ministro del Lussemburgo dal 1996 al 2013 e al centro dello scandalo.
“NOI ULTIMO BALUARDO DEMOCRAZIA”. “In Germania mi hanno definito leader, ma in tedesco leader si dice fuhrer. Io posso essere accusato di tante cose, ma non di essere un furher”, ha detto Grillo per poi spiegare: “Mi hanno dato del nazista, ma forse non si ricorda più cosa significa nazismo. Noi siamo l’ultimo baluardo della democrazia”.