Assisi, 12 nov. (LaPresse) – “Al Concistoro di febbraio il Santo Padre ha detto chiaramente: ‘La famiglia, cellula fondamentale della società umana, oggi è maltrattata e disprezzata’. Questo è punto che ci sta a cuore. E, come piccolo commento, aggiungo: disprezzata sul piano culturale e maltrattata su quello politico”. Così il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. “Io – aggiunge – ho parlato della famiglia come nucleo portante della società. La Chiesa italiana accoglie tutti, è vicina a tutti. Questo non vuol dire condividere ciò che la dottrina non condivide, ma nemmeno significa disprezzare”.
“Io ho affermato che riconoscere a qualunque nucleo ù qualunque nucleo ù ¡gli stessi diritti della famiglia, così come è definita e garantita dalla Costituzione, significa indebolire la famiglia e metterla in ombra creando delle alternative. Il che è tanto più grave in un momento di crisi nel quale, proprio la famiglia rappresenta nel Paese quella rete morale e materiale che regge la società. È semplice. E non mi pare che dire questo significhi cacciare o allontanare nessuno”, conclude Bagnasco.