Ministro Martina: Istituita rete contro lavoro agricolo sommerso

Roma, 2 nov. (LaPresse) – Il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali rende noto che, per contrastare il fenomeno del lavoro sommerso e irregolare, il governo – come stabilito dall’articolo 6 del decreto-legge competitività – ha istituito presso l’Inps un nuovo strumento denominato ‘rete del lavoro agricolo di qualità’ con l’obiettivo di promuovere la regolarità delle imprese agricole in possesso dei seguenti requisiti: a) non avere riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso per violazioni della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale e in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto; b) non essere stati destinatari, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative definitive per le violazioni di cui alla lettera a); c) essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi.

“Questa iniziativa rappresenta un primo e importante passo per unire le imprese e le istituzioni al fine di sconfiggere la piaga del lavoro sommerso. In questi giorni – dichiara il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina – è peraltro in corso un approfondimento in Senato, nell’ambito del disegno di legge collegato alla manovra finanziaria in materia agricola, sulla possibilità di un ulteriore rafforzamento della Rete, definendone l’articolazione territoriale e attribuendole un ruolo propositivo in materia di politiche attive sul lavoro, anche grazie al monitoraggio e all’incrocio dei dati attualmente disponibili a diverso titolo e da diversi soggetti”.

Il progetto della Rete agricola sarà coordinato da una cabina di regia composta dai lavoratori, dai datori di lavoro e lavoratori autonomi e da rappresentanti delle istituzioni coinvolte. La partecipazione alla Rete comporta che i controlli e le ispezioni condotte dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali debbano avere a oggetto principalmente quelle imprese agricole non aderenti alla rete stessa, fatte salve determinate eccezioni. In tal modo, si è stabilito il principio di orientare i controlli verso quelle imprese che, non avendone i requisiti, non hanno richiesto l’iscrizione alla rete.