Roma, 1 nov. (LaPresse) – “È presto per poter parlare di inversione di tendenza nel mercato del lavoro”, ma “tutti i dati si muovono nella stessa direzione: sono cresciuti gli occupati, 82 mila unità è un numero importante, e sono cresciuti anche i disoccupati perché più persone si sono messe a cercare lavoro, infatti sono diminuiti gli inattivi. Ci vorrà del tempo perché questa tendenza possa consolidarsi, ma i segnali sono piuttosto univoci”. Lo dice a Repubblica il ministro dell’Economia Giuliano Poletti. “Tutto ciò – spiega – accade dopo diversi mesi di staticità, di mercato fermo, non di sali e scendi. Anche questo consente di essere fiduciosi sul futuro”. Il quadro economico, afferma il ministro, “si sta muovendo”: i consumi “danno piccoli segnali di risalita”, segno che il bonus di 80 euro “comincia a produrre qualche effetto”. Le nuove assunzioni, comunque, restano precarie, perché “è ragionevole immaginare che in una fase di incertezza per il futuro le assunzioni siano essenzialmente a tempo determinato”: un contratto “sufficientemente elastico nella fase di partenza in grado così di accompagnare l’avvio della riforma” prevista dal Jobs Act.