Roma, 31 ott. (LaPresse) – “Fu una decisione tutt’altro che facile, quella di far nascere Europa. Troppo vicino era il caso de L’Unità, appena riaperta dopo un periodo di chiusura, il cui debito aveva rischiato di trascinare a fondo il Pds. Il rischio contagio preoccupava anche noi e per questo nella fase iniziale il giornale si affidò più a risorse di mercato che a quelle dirette del partito”. Lo scrive in un articolo pubblicato oggi su ‘Europa’, nella versione online, Paolo Gentiloni, da oggi nuovo ministro degli Esteri. Proprio oggi, nel giorno in cui Gentiloni viene destinato alla Farnesina a capo del Dicastero, ‘Europa’ finisce le pubblicazioni come giornale di carta ma continua sul web. Paolo Gentiloni dovrebbe giurare come nuovo ministro degli Esteri davanti al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, questo pomeriggio. “Gentiloni – si legge nell’articolo firmato dal nuovo ministro degli Esteri pubblicato sul sito di ‘Europa’ – è anche un collaboratore di Europa. Anche oggi sul nostro quotidiano appare un suo articolo, che ripercorre gli undici anni della nostra storia vissuta fin qui, indicandolo come ‘avanguardia’ del Partito democratico e augurandosi che continui a svolgere questo ruolo”.

“Mi accorgo – scrive sempre Gentiloni nel suo articolo – che in una giornata come oggi il ricordo della strada fatta da Europa rischia di assomigliare a un coccodrillo. In realtà è solo finita la carta. In un modo che a me è parso frettoloso e che mi auguro non definitivo. Ma Europa prosegue on line, dove può giocare le sue carte migliori, e nella dialettica delle opinioni del grande Pd dove deve continuare a svolgere il proprio ruolo di avanguardia”.

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