Stato-mafia, piazza del Quirinale blindatissima: iniziata la deposizione di Napolitano

Roma, 28 ott. (LaPresse) – Una folla di giornalisti italiani e stranieri era dispiegata stamane in una piazza del Quirinale blindatissima, in attesa dell’ingresso della corte d’Assise di Palermo per la deposizione del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nell’ambito della trattativa Stato-mafia. Sotto i riflettori circa una quarantina di persone tra i componenti della Corte d’Assise di Palermo, la cancelliera, Valeria Bergamini, il procuratore facente funzioni Leonardo Agueci, capo dei pm in attesa della nomina del nuovo procuratore, l’aggiunto Vittorio Teresi e i pm Roberto Tartaglia, Nino Di Matteo e Francesco Del Bene. Infine i difensori degli imputati. La deposizione del presidente della Repubblica si tiene nella sala del Bronzino.

I componenti della Corte d’Assise di Palermo e i pubblici ministeri sono entrati utilizzando l’ingresso laterale del Quirinale mentre gli avvocati difensori degli imputati e i legali delle sette parti civile hanno utilizzato l’ingresso principale.

Per il Centro studi Pio La Torre è presente l’avvocato Ettore Barcellona, a rappresentare l’ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, Franco Coppi, per la presidenza del Consiglio dei Ministri e la Presidenza della Regione siciliana l’avvocatura dello Stato, per il Comune di Palermo l’avvocato Giovanni Airò Farulla, per l’associazione Libera l’avvocato Vincenza Rando, per l’associazione vittime della strage dei Georgofili l’avvocato Nino Ammannato. Presenti poi i legali degli imputati: gli avvocati Basilio Milio, Enzo Musco, Francesco Romito e Giuseppe Saccone per i generali dei carabinieri Antonio Subranni e Mario Mori e per l’ex ufficiale del Ros Giuseppe De Donno; per Marcello Dell’Utri presenti i legali Giuseppe Di Peri e Pietro Federico; per l’ex ministro Nicola Mancino, Massimo Krog e Nicoletta Piergentili Piromallo; per i boss Totò Riina e Leoluca Bagarella l’avvocato Luca Cianferoni, mentre per il capomafia Antonino Cinà il difensore Giovanni di Benedetto e Federica Folli. Il pentito Giovanni Brusca è rappresentato dall’avvocato Manfredo Fiormonti, mentre Massimo Ciancimino da Francesca Russo e Roberto D’Agostino.