Roma, 19 ott. (LaPresse) – “Se le Regioni sono arrabbiate, gli passerà”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi a ‘Domenica Live’ su Canale5 parlando delle critiche ricevute dalle Regioni per la legge di stabilità. “Sono arrabbiate le Regioni, i sindacati, i magistrati… Io – ha aggiunto – non penso di avere la verità in tasca, ma cambiare l’Italia non è un giocattolino. La situazione internazionale è difficile. O facciamo uno sforzo per remare nella stessa direzione, o l’Italia non ha futuro”.


REGIONI E MINISTERI NON SI LAMENTINO PER TAGLI – “Per la prima volta dopo tanti anni – ha detto inoltre il premier – la legge di stabilità 2015 rispetto a quella del 2014 prevede 18 miliardi di euro tasse in meno perché abbiamo capito che non si può continuare a chiedere sempre ai soliti di pagare. Se iniziamo a fare tagli a ministeri, Regioni e apparati, non si possono lamentare”.


TAGLI SERVIZI SANITA’? VERGOGNA A DIRLO – “Per tagli alla sanità – ha spiegato Renzi durante l’intervista con Barbara D’Urso – si intende tagliare i servizi? E’ una vergogna anche solo dirlo. Ma una cosa è non tagliare, altra cosa è che forse non ci saranno troppe Asl? Non è strano che una siringa da qualche parte costi x e da un’altra parte costi il doppio? Non ci saranno troppi supermanager?”.

TFR? CITTADINO DECIDA – “Lasceremo al cittadino la libertà di fare come gli pare”, ha affermato Renzi sul tema del Tfr (Trattamento di fine rapporto) in busta paga.

DA 2015 80 EURO ALLE NEOGENITORI – Dal 2015 “gli 80 euro di bonus andranno anche alle mamme, o ai papà a seconda dei casi, per i primi tre anni di vita del figlio”, ha aggiunto Matteo Renzi, spiegando che in questo modo non potrà essere accusato di fare campagna elettorale “visto che gli 80 euro arrivano a chi ancora non vota”.

NOZZE GAY? IN SENATO DOPO RIFORMA ELETTORALE – Subito dopo la riforma della legge elettorale, passerà all’esame in Senato la proposta di legge sulle unioni civili alla tedesca, ha annunciato il premier spiegando che dunque “ragionevolmente” accadrà entro l’anno o al massimo a gennaio.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata