Renzi: Ora tocca a ministeri e Regioni. Chiamparino: Aritmetica non mente, resto è demagogia

Roma, 18 ott. (LaPresse) – Continua il botta e riposta a distanza tra il premier e le Regioni sui tagli che queste ultime saranno costrette a fare. “Sono 20 anni che i sacrifici li fanno i cittadini, ora è tempo che li facciano altri, tra cui i ministeri e le Regioni”, ha detto Renzi intervistato dal Tg1. A lui replica Sergio Chiamparino, presidente della Conferenza delle Regioni, intervistato da Repubblica. “Sugli sprechi delle Regioni – ha affermato il governatore del Piemonte – Renzi ha usato toni offensivi. Non è un nemico, è un interlocutore. Che ha fatto una proposta di manovra e che noi contestiamo su alcuni punti”. “Personalmente – ha spiegato Chiamparino – condivido l’impianto della manovra” ma “propone per le Regioni cose impossibili. Non dico che siano giuste o sbagliate. Dico semplicemente che l’aritmetica gli dà torto. E l’aritmetica non è di destra o di sinistra, non gufa o sta col premier”. Il calcolo, per l’ex sindaco di Torino del Partito democratico, è presto fatto: “il 90 per cento della spesa delle Regioni è fatto di sanità e trasporti pubblici. Se Renzi dice che le Regioni italiane devono risparmiare 4 miliardi senza toccare sanità e trasporto pubblico, dice una cosa impossibile da realizzare perché sul resto le Regioni spendono meno di 4 miliardi. Se vogliamo fare un po’ di demagogia, allora vale tutto”.