Roma, 11 ott. (LaPresse) – “In totale ieri, giorno lavorativo, al Circo Massimo sono arrivate tra le 45mila e le 50mila persone, che si sono spalmate su un’area vastissima (l’intera area del Circo Massimo è di 73mila metri quadrati e può accogliere fino a 300mila persone).
Ne aspettiamo ancora di più nella giornata di oggi e di domani, interamente dedicate al lavoro fatto dagli eletti del Movimento 5 Stelle”. E’ quanto si legge in un post sul blog di Beppe Grillo a proposito della manifestazione ‘Italia5Stelle’ in corso a Roma.
“Alle polemiche – continua il post -, ai titoloni di giornale che tirano le somme dopo il primo giorno e alle foto fatte ad arte per dissimulare, preferiamo la chiarezza dei numeri. Ecco allora le cifre che raccontano la prima giornata di Italia 5 Stelle al Circo Massimo: l’area davanti al parco è all’incirca di 10mila metri quadrati e durante l’intervento serale di Beppe Grillo l’area era piena. Considerando che in uno spazio di 1 metro quadro possono stare da 2 a 4 persone, la matematica ci dice che davanti al palco c’erano tra le 20mila e le 40mila persone. Le foto lo mostrano chiaramente, almeno quelle scattate tra le ore 20 e le 21, la fascia oraria durante la quale Beppe Grillo era sul palco”.
“Se poi si scatta – si legge – una foto nel pomeriggio, quando si sta ancora allestendo il palco, e la si fa passare per una foto scattata in serata, inevitabilmente il colpo d’occhio è diverso, moltissime persone hanno ascoltato l’intervento di Beppe Grillo dagli stand disseminati su tutta l’area del Circo Massimo: 175 gazebi, rappresentativi degli eletti e degli attivisti del Movimento 5 Stelle nei Comuni e nelle Regioni italiane, e 2 più grandi dedicati ai parlamentari europei e a quelli di Camera e Senato. Non abbiamo previsto un’area unica dedicata al dibattito, ne abbiamo previste 177!”. “I nostri parlamentari – conclude il psot – erano tutti lì: dalle 20 (quando è terminato l’allestimento) fino a tarda sera, il gazebo di Camera e Senato è stato letteralmente invaso dai cittadini. E i parlamentari che non hanno trovato spazio nel gazebo si sono intrattenuti all’esterno, dovunque ci fosse la possibilità di parlare, ascoltare, confrontarsi. Stessa cosa è avvenuta negli stand regionali e comunali”.
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