Mafia, corte d’Assise: Quirinale gode di immunità sede

Roma, 9 ott. (LaPresse) – “La stessa Corte dei diritti dell’uomo prevede che la pubblicità del giudizio possa cedere a ragioni obiettive e razionali, ragioni collegate a tutela di beni di rilevanza costituzionale” come “le speciali prerogative del presidente della Repubblica” e “l’immunità della sede, anche per ragioni di ordine pubblico e di sicurezza nazionale”. Lo afferma il presidente della Corte d’assise di Palermo, Alfredo Montalto, leggendo nell’aula bunker dell’Ucciardone l’ordinanza che rigetta la richiesta dei capimafia, Bagarellae Riina, e dell’ex ministro, Nicola Mancino, di partecipare alla deposizione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

“L’articolo 205 del codice di procedura penale – ricorda il presidente Montalto – che prevede la testimonianza del Capo dello Stato, non prevede in quali forme debba avvenire. Per questa ragione la corte ha deciso di applicare in via analogica l’articolo 502, quello che prevede l’audizione del testimone a domicilio, ma nei limiti in cui tale norma sia compatibile”.