Renzi contestato a Ferrara. Lui: Martedì vedo sindacati ma devono cambiare

di Chiara Battaglia

Ferrara, 3 ott. (LaPresse) – Fischi e lancio di uova per il presidente del Consiglio Matteo Renzi a Ferrara. Ma anche tanti applausi nel corso della lunga intervista pubblica dal titolo ‘Visti dagli altri’, da lui rilasciata sul palco di piazza municipale nell’ambito del Festival di Internazionale. A intervistarlo Michael Braun della Tageszeitung, Irene Hernandez Velasco di El Mundo e Ferdinando Giugliano del Financial Times.

Gli argomenti toccati sono stati svariati: dal tema caldo del lavoro, con l’annuncio dal palco di un incontro che si terrà martedì con i sindacati, alla questione del calo di iscrizioni al Pd rivelato oggi dal quotidiano La Repubblica. “Abbiamo iniziato il tesseramento a metà aprile e vorrei farvi notare che abbiamo preso il 40,8%”, alle Europee, ha detto Renzi, che al termine dell’incontro si è concesso a una raffica di selfie con i giovani sostenitori.

FISCHI E LANCIO DI UOVA, RENZI RISPONDE CON UN SORRISO. Al suo arrivo sul palco a Ferrara il premier è stato accolto da un gruppo di qualche decina di contestatori. ‘Buffone’ e ‘vattene via’ fra gli slogan scanditi dai manifestanti, alcuni dei quali grillini. I cartelli contestavano gli argomenti più vari. Si leggevano slogan come ‘no Ttip’, sigla che indica l’accordo di libero scambio al quale stanno lavorando Ue e Stati Uniti, ma anche proteste contro le modifiche all’articolo 18. Uova hanno inoltre raggiunto il palco dove si trovavano il premier e gli intervistatori, cadendo proprio davanti alle sedie. Renzi ha immediatamente risposto dal palco: “La prima cosa che ho imparato in questi anni è il rispetto delle idee e delle persone e voglio dire a chi non ha altro che le uova che noi rispondiamo con un sorriso e andando avanti con un’iniziativa così bella come quella di Internazionale”. Prima di giungere in piazza municipale il presidente del Consiglio si era recato in visita al cantiere della scuola materna L’Aquilone in via Mambro, ricostruita dopo il sisma in Emilia con i fondi della Regione per il terremoto. Qui era stato accolto da applausi, che dopo le prime contestazioni sono stati numerosi anche nel corso del suo successivo intervento in piazza.

IL TETTO DEL 3% DEFICIT/PIL NON E’ ATTUALE. Tra i primi argomenti trattati quello della decisione francese di sforare sul tetto del 3% fra deficit e Pil previsto dal Trattato di Maastricht. Renzi ha ribadito quanto già detto a Londra e nell’intervista alla Cnn a difesa della scelta di Parigi: “Il fatto che facciamo un gioco diverso dalla Francia”, rispettando il tetto del 3%, “non ci impedisce di dire che se la Francia vuole fare il 4,4% lo può fare. Quando nel 2003 la Germania chiese di violare il 3% nessuno disse che dovevano fare i compiti a casa. Io chiedo lo stesso rispetto per la Francia”. E ha ripetuto ancora una volta che si tratta di un parametro obsoleto, ma che l’Italia lo rispetta in modo da potere riguadagnare credibilità: “Nel ’92 non c’erano un sacco di cose, internet, molti dei Paesi dell’Onu, i telefonini erano appena arrivati, era un altro mondo. I parametri di Maastricht risalgono a quel mondo là quindi sostenere che il 3% è un parametro assolutamente non attuale è un dato di fatto”, ha affermato il premier.

RENZI INCONTRA I SINDACATI MARTEDì. Poi ha parlato di lavoro, annunciando che incontrerà i sindacati martedì. “Mi hanno detto che non li voglio incontrare e invece io li incontro”, ha detto Renzi, che ha colto l’occasione per lanciare una frecciata: “Mi permettete di dire che anche i sindacati devono cambiare e non solo la classe politica? Il 54% degli iscritti sono pensionati”, ha affermato il presidente del Consiglio, aggiungendo che anche i sindacati hanno avranno avuto colpe, principalmente di non avere capito il cambiamenti.

CROLLO TESSERAMENTI? ABBIAMO IL 41%. Quanto al tema spinoso che oggi ha alimentato un dibattito interno al Pd, quello del calo dei tesseramenti riportato stamattina da Repubblica, Renzi ha risposto citando dei dati: “Abbiamo iniziato il tesseramento a metà aprile e vorrei farvi notare che abbiamo preso il 40,8%, cioè il 16% in più” rispetto alle ultime elezioni, quando il leader era Pierluigi Bersani. Renzi ha poi citato tre voti regionali, in Sardegna, Piemonte e Abruzzo, dove hanno vinto dei governatori del Pd e ha sottolineato che “il Pd ha vinto nel 73% dei comuni italiani”.

RENZI: PARLO CON BERLUSCONI PER RISPETTO VOTO ITALIANI. Nonostante il Pd abbia i numeri, però, Renzi ha evidenziato che è necessario il dialogo con le opposizioni. “Finché gli italiani continueranno a votare per Berlusconi io parlerò con lui perché rispetto il voto degli italiani”, ha affermato.

Poi ha nuovamente teso la mano al Movimento 5 Stelle: “Ho provato a coinvolgere il Movimento 5 Stelle sulle riforme e continuerò a farlo”, ha detto il primo ministro dal palco di Ferrara.

STRAORDINARI POLIZIA? PAGHINO I CLUB. Infine, rispondendo a una domanda sul blocco degli aumenti ai dipendenti pubblici, una battuta sul pagamento degli straordinari ai poliziotti all’indomani del primo via libera della Camera al decreto stadi: “Gli straordinari delle forze dell’ordine per le partite di calcio li paghino le società, che i soldi li hanno, con buona pace di Tavecchio e Lotito”, ha detto Renzi.