Londra, 2 ott. (LaPresse) – “Nessuno ha il diritto di trattare gli altri paesi con lo stile con cui si trattano gli studenti”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi, a Londra, dopo aver incontrato il premier britannico David Cameron, riferendosi alle parole arrivate da Berlino dopo la decisione della Francia di non rispettare il vincolo del 3% nel rapporto deficit/Pil.

E poi rivendica i suoi sforzi per il Jobs Act: “La riforma del lavoro – dice – è una grande riforma che sarà molto apprezzata dagli investitori internazionali, ma vorrei che fosse apprezzata da tutti, anche da chi sta cominciando a capire che non si tratta di una riforma ideologica. Solo chi non ha assistito alla direzione del Pd o non ha visto il testo può parlare di mezza riforma o di riforma ammorbidita”.

Al fianco del premier scende in campo Silvio Berlusconi, che gli suggerisce di adottare toni forti: “Ho detto a Renzi – annuncia nel corso del suo intervento al comitato di presidenza di Forza Italia – se è il caso, insieme agli altri, di minacciare di riprendersi la sovranità monetaria”. “Bisogna saper fare squadra – ha spiegato l’ex premier – come ho fatto io per Draghi”.

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