Emilia Romagna, procura chiede archiviazione per Bonaccini, candidato Pd alle primarie

Bologna, 24 set. (LaPresse) – La Procura di Bologna ha chiesto lo stralcio della posizione di Stefano Bonaccini, ex consigliere regionale Pd indagato nell’ambito dell’inchiesta sulle spese pazze in Regione. Se la richiesta sarà accolta, per il responsabile nazionale degli enti locali del partito democratico, candidato domenica alle primarie in vista delle regionali del 23 novembre, ci sarà dunque l’archiviazione rispetto all’indagine per peculato. Il suo legale Vittorio Manes aveva presentato la richiesta ai pm all’indomani dell’audizione di Bonaccini in Procura, due settimane fa. Ora, i pm Antonella Scandellari e Morena Plazzi hanno depositato la richiesta, vistata dal procuratore aggiunto Valter Giovannini.

“Sono sempre stato convinto di aver fornito gli elementi utili a chiarire tutti i profili oggetto di accertamento e fiducioso nell’operato della magistratura”, ha commentato Bonaccini. “Sono ovviamente molto soddisfatto – ha aggiunto – della richiesta di archiviazione, che dimostra il pieno convincimento da parte degli stessi organi inquirenti dell’assoluta regolarità e correttezza dei miei comportamenti”.

“La richiesta di archiviazione presentata dalla Procura in merito alla posizione di Stefano Bonaccini è una splendida notizia”, ha detto Roberto Balzani, rivale di Bonaccini alle primarie del Pd in programma domenica prossima. La richiesta di archiviazione, ha aggiunto, “allontana l’idea di improbabili ‘briscoloni’, ancora circolanti in queste ore per inquinare la competizione delle primarie, e rende il confronto vero”. Era stato in realtà proprio lui, questa mattina, ad accennare (dicendo di aver sentito più voci al riguardo) al rischio che il ‘briscolone’, cioè un terzo personaggio calato dall’alto, potesse essere inviato dal partito al posto di Bonaccini per via delle vicende giudiziarie. La procura ha di fatto allontanato questo sospetto, e l’ex sindaco di Forlì riprende a parlare della competizione col rivale: “Uno di noi due sara’ con molta probabilità presidente della Regione: un motivo in più per votare il 28 settembre e per conoscere meglio i candidati e i loro programmi. E’ quanto avevo sperato fin dall’inizio di questa competizione, e il fatto che ci arriviamo ora, a pochi giorni dal voto, non toglie importanza alla qualità di questo processo, ostacolato da molti, voluto inizialmente da pochissimi, ma impostosi alla fine per la sua intrinseca necessita’ e trasparenza”.