Roma, 23 set. (LaPresse) – “Io voglio che Ncd sia valutato sui fatti. Stiamo facendo le riforme, molte delle quali mancano da vent’anni. Io ne sono orgoglioso”. Lo dice Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale del Nuovo Centrodestra, in un’intervista al quotidiano ‘Italia Oggi’.
“Sulle riforme istituzionali possiamo rivendicare molti meriti. Parlo poi della responsabilità dei magistrati – spiega Quagliariello -, delle intercettazioni, della giustizia civile; della vertenza sicurezza dove viene riconosciuta alla forze dell’ordine la specificità senza che nessuno si scusi. Parlo del lavoro, dove si mettono le premesse per il superamento dell’articolo 18 e di fatto, e non lo dico io, si pone un referendum fra Thatcher e Susanna Camusso. Ecco, qualcuno crede che tutto ciò sarebbe stato possibile senza il Ncd al governo?”
“Detto ciò – aggiunge Quagliariello -, abbiamo un rapporto leale ma anche chiaro con l’attuale premer, che da quando si è insediato non ho mai neppure incontrato, mentre c’è chi va continuamente a prenderci il caffè”. Il coordinatore Ncd torna anche sul percorso della Costituente popolare, spiegando che fra il modello della “nascita di Alleanza nazionale che è durata molto e vide il Msi mettersi insieme a una cosa nata nel Paese, i circoli di Alleanza nazionale, arrivando poi a Fiuggi, dopo un anno”, e quello della “fusione a freddo del Pdl, oltretutto sotto elezioni”, sceglierebbe “il primo”. Quagliariello pensa a una costituente “aperta a tanti movimenti, alcuni nazionali e almeno una ventina, locali, con una dimensione civica molto forte, che si sono costituiti come tali perché non c’è ancora una comunità politica a livello nazionale”.
Quanto infine a Forza Italia, il coordinatore Ncd dice: “Quelli di noi che speravano in una evoluzione agevolata dallo stesso Berlusconi, verso una comunità politica aperta e scalabile, sono stati sconfitti. Anche da qui la necessità di edificare un’altra storia: non una storia ‘contro’, ma una storia ‘altra’”.