Roma, 23 set. (LaPresse) – Si va verso l’ennesima fumata nera oggi per l’elezione dei due giudici della Corte costituzionale. A pochi minuti dall’inizio della seduta comune del Parlamento, convocato per le 12, Forza Italia e Partito democratico mettono in stand by il ticket Luciano Violante e Donato Bruno, candidati alla Consulta, decidendo per la scheda bianca. Questa l’indicazione arrivata dal partito di Silvio Berlusconi e dal Nazareno, mentre per il Csm confermati Pierantonio Zanettin e Paola Balducci, che saranno votati anche da Scelta Civica e Per l’Italia.
Occorre più tempo, si ragiona tra i corridoi di Montecitorio, per trovare una soluzione il più possibile condivisa. Forza Italia intanto spinge per due nomi nuovi per la Consulta e proprio nel week end, riferiscono fonti di maggioranza, è riuscita a ottenere la garanzia che qualora si andasse sotto i 500 voti il duo Violante-Bruno sarebbe stato sostituito con la speranza di sbloccare l’impasse a Montecitorio. Siamo infatti arrivati con la convocazione di oggi alla quattordicesima votazione per la Consulta e alla undicesima per il Csm. Alle 12 si ricomincia infatti con la chiama a scrutinio segreto per i deputati. L’ultima votazione, giovedì scorso, ha visto l’ex presidente della Camera raccogliere 542 voti, mentre il senatore azzurro fermarsi a 527 preferenze. Il quorum per la Consulta è 570 voti, i 3/5 degli aventi diritto del Parlamento, il recinto della maggioranza più Forza Italia conta 650 voti, più che sufficiente per blindare il poker di candidati senza dover cercare alleanze tra le opposizioni. Ma così fino ad ora non è stato. Nel segreto dell’urna infatti in tutte le votazioni si sono messe in evidenza le spaccature sia interne al Nazareno che interne al partito dell’ex premier.