Roma, 17 set. (LaPresse) – “Il succedersi senza risultati conclusivi delle votazioni del Parlamento in seduta comune per la elezione dei componenti laici del Csm e dei giudici della Corte Costituzionale destinati a succedere ai due che hanno completato il mandato, solleva gravi interrogativi. Che si siano verificati nel passato analoghi infelici precedenti, nulla toglie a tale gravità”. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una nota a poche ore dalla convocazione del Parlamento in seduta comune chiamato ad eleggere i giudici della Corte costituzionale e i membri del Csm.
“Non so se tutti i partecipanti alle votazioni in corso abbiano chiara in modo particolare una importante questione su cui desidero richiamare la loro attenzione – sottolinea il capo dello Stato -.Di recente – e specialmente nella discussione in Senato sul superamento del bicameralismo paritario – si è sollevato da varie parti politiche il tema di un elevamento dei quorum previsti dalla Costituzione del 1948 per l’elezione da parte dei parlamentari a determinati incarichi di rilevanza costituzionale”.
“Si ritenne necessario – ricorda Napolitano – l’elevamento di tali quorum dopo l’adozione – nel 1993 e nel 2005 – di leggi elettorali maggioritarie e in vista dell’adozione di una nuova (per il momento approvata solo in prima lettura dal Senato) anch’essa maggioritaria”.