Roma, 17 set. (LaPresse) – Il Parlamento “rifletta dunque bene anche su questo aspetto non secondario delle conseguenze del protrarsi di un complessivo nulla di fatto nelle votazioni in corso, che innanzitutto impedisce l’insediamento nel nuovo Csm”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una nota a poche ore dalla convocazione delle Camere in seduta comune, chiamate a eleggere i giudici della Corte costituzionale e dei membri laici del Csm. Napolitano ricorda quindi che “quorum elevati per tali operazioni elettorali in Parlamento implicano tassativamente convergenze sulle candidature e piena condivisione nell’espressione dei voti tra forze politiche diverse, di maggioranza e di minoranza”.
“Ove vengano da parte di qualunque forza politica o di singoli suoi rappresentanti in Parlamento – ribadisce il capo dello Stato – e finiscano per prevalere immotivate preclusioni nei confronti di candidature di altre forze politiche o la settaria pretesa di considerare idonei solo i candidati delle propria parte, il meccanismo si paralizza e lo stesso istituto di garanzia rappresentato dal sistema dei quorum qualificati si logora e può essere messo in discussione in senso opposto all’orientamento che ho prima richiamato”.