Roma, 17 set. (LaPresse) – Il testo dell’emendamento all’art. 4 del disegno di legge delega sul lavoro “pone le condizioni per rendere concretamente realizzabile” l’orientamento più volte espresso dal premier Matteo Renzi di “una profonda revisione delle norme che regolano il mercato del lavoro ed i rapporti di lavoro, attraverso una scelta più netta di procedere all’introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele progressive”. Lo dichiara il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, in riferimento alla ripresa dell’esame, presso la Commissione Lavoro del Senato, del Ddl delega di riforma del lavoro, il cosiddetto Jobs act. Per Poletti l’emendamento “depositato d’intesa con il relatore, coglie gli spunti emersi dalla discussione sviluppatasi in quest’ultima fase”. L’obiettivo dell’emendamento del governo, aggiunge il ministro, è quello di “rendere possibile una rapida approvazione della delega da parte della Commissione e del Senato”.
Poletti giudica un “buon lavoro” quello svolto “fin qui” dalla Commissione, che “ha già approvato tutti gli altri articoli del disegno di legge, ha dato un contributo importante e positivo, attraverso l’approvazione di emendamenti che hanno apportato miglioramenti al testo del provvedimento su punti significativi: l’estensione del campo di applicazione dei contratti di solidarietà difensiva e la possibilità di utilizzarli in chiave espansiva, per aumentare l’organico riducendo l’orario di lavoro; la previsione delle ferie ‘solidali’, consentendo al lavoratore che ha un plus di ferie di cederle a colleghi che ne abbiano bisogno per assistere figli minori che necessitano di cure; una più attenta ed agevole disciplina delle dimissioni in bianco; una più precisa definizione dell’assetto e delle competenze dell’Agenzia Nazionale per il Lavoro”. Il ministro ritiene che siano “tutti elementi che si inquadrano nello spirito di un provvedimento caratterizzato da un impianto originale e coerente, che ha l’ambizione di realizzare un intervento di riforma organico e contestuale su tutti gli aspetti della regolamentazione del lavoro, prevedendo di ridefinire il sistema degli ammortizzatori sociali e renderli universali; rafforzare le politiche attive per il lavoro, anche attraverso la costituzione di un’Agenzia Nazionale per il Lavoro; semplificare le procedure e gli adempimenti per la costituzione e la gestione dei rapporti di lavoro; riordinare, semplificare ed innovare le forme contrattuali con l’introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele progressive; semplificare il sistema dei controlli sulle imprese; rafforzare la strumentazione di sostegno alla maternità ed alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”. “Noi vogliamo – conclude Poletti – un mercato del lavoro più equo, dove tutti abbiano il giusto grado di opportunità e di tutele. Per questo lavoriamo per cambiare il mercato del lavoro; per renderlo, in tempi rapidi, più chiaro, semplice ed efficiente ed accrescerne, nel contempo, il tasso di equità e di inclusività”.