Roma, 3 set. (LaPresse) – “Spero che dal vertice Nato” emerga “la consapevolezza di intervenire in Iraq e Siria in modo sempre più deciso. Non si può permettere questo genocidio”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi, intervistato da Rtl 102.5. Il presidente domani sarà a Cardiff proprio per il vertice internazionale che sarà dedicato alle principali questioni di politica estera.

“NON SI PUO’ PERMETTERE QUESTO GENOCIDIO”. La morte del giornalista americano Steven Sotloff, decapitato da un uomo dello Stato islamico (ex Isil), dice Renzi, “è qualcosa che ti manda fuori di testa. Ad agosto sono andato in alcune zone dell’Iraq, a Baghdad e ad Erbil per dire che noi siamo da parte della dignità dell’uomo, contro chi sgozza le persone, contro chi fucila i bambini o violenta ragazze di 15-18 anni chiuse nei bordelli di Mosul. Sono cose che stanno al di là di ogni ragionevolezza”. L’Europa, ha precisato il premier, “non può essere solo un insieme di vincoli” e per questo “spero che dal vertice Nato” emerga “la consapevolezza di intervenire in Iraq e Siria in modo sempre più deciso. Non si può permettere questo genocidio”.

“MOMENTO MOLTO DIFFICILE”. In Ucraina, ha proseguito Renzi, “non siamo alla guerra fredda, non siamo allo scontro di civiltà, ma è un momento di grande difficoltà e tensione”. “Ecco perché – ha aggiunto – non è il momento di fare polemiche, ma di costruire occasioni di dialogo e di lavoro”. Fondamentale, però, “non mettere in discussione i confini ucraini” e far tornare la “ragionevolezza a dispetto dei toni e delle polemiche molto forti”. La Russia, ha detto ancora il premier, deve “dare una mano a risolvere le crisi internazionali. Nella vicenda della Siria è stata importante e deve tornare ad avere il suo ruolo”.

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