Roma, 1 set. (LaPresse) – “I governi devono fare la propria parte. E le riforme strutturali che creano le condizioni per la buona riuscita delle decisioni di politica monetaria, devono essere simultanee e coordinate in tutti i paesi dell’area euro. Motivo per cui Mario Draghi, con l’onestà intellettuale che lo caratterizza, ha auspicato la creazione di una ‘governance europea delle riforme'”. Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un editoriale pubblicato da Il Giornale.
“Si tratta di riforme strutturali sincroniche – spiega Brunetta – da realizzare attraverso lo strumento dei Contractual arrangements come ha ricordato più volte l’ex ministro per gli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi, che aveva avviato questo percorso nell’ambito del suo mandato di governo con gli esecutivi Monti e Letta”. “Al piano Draghi-Moavero – ha proseguito – va in contemporanea aggiunta la novità proposta dal nuovo presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, vale a dire investimenti comunitari per 300 miliardi di euro”.