Bruxelles (Belgio), 31 ago. (LaPresse) – Il Consiglio europeo ha nominato il polacco Donald Tusk presidente del Consiglio europeo e Federica Mogherini Alto rappresentante della politica estero dell’Ue. Il primo annuncio ufficiale è arrivato via Twitter dal presidente uscente del Consiglio, Herman Van Rompuy. Usa Twitter anche il premier Renzi da Bruxelles. “Auguri e buon lavoro – scrive – a @FedericaMog e @premiertusk #europa”. “Il nuovo team della leadership europea è completo, congratulazioni. Avete il sostegno pieno del Consiglio europeo e questo è molto importante per me”, ha detto Van Rompuy presentando Tusk e Mogherini.
L’ABBRACCIO CON RENZI. Federica Mogherini ha appena concluso la sua prima conferenza stampa da Lady Pesc e Matteo Renzi la travolge con un caloroso abbraccio. La prima battaglia europea è vinta. L’Italia, e il partito che ha ottenuto più voti di tutti gli altri alle ultime elezioni europee, portano a casa il risultato. Il premier incassa in mattinata, a Parigi, il consenso formale di tutti i leader socialisti e, seduto al tavolo dei grandi di Europa, si gode un successo per nulla scontato, difeso con le unghie e con i denti mentre le critiche si levavano da più parti per colpire la ministra degli Esteri italiana. “Auguri e buon lavoro”, augura formalmente Renzi su Twitter a Mogherini e al premier polacco, fresco di nomina alla presidenza del Consiglio europeo.
GIOVANE MA CON ESPERIENZA. Lei, ‘Fede’, quando riceve conferma dell’ufficialità della nomina, seduta su un divano delle stanze riservate alla rappresentanza, si porta la mano davanti al viso e sorride. Davanti ai cronisti, poi, appare serena, ma decisa: riceve raggiante il bouquet che le regala Van Rompuy, sfoggia il suo inglese (e passa anche al francese per citare la dichiarazione di Schuman) accanto a un imbarazzato Tusk che promette miglioramenti con l’inglese ma si limita al polacco, ed esordisce dicendosi consapevole delle “sfide immani” che attendono l’Europa. Inesperta? “Sono ministro degli Esteri di un Paese del G7, ho vent’anni di esperienza politica, europea, parlamentare, nella società civile e nelle ong, e anche queste sono cose importanti. Un po’ di esperienza ce l’ho”, ribatte. Di più: “Sono giovane, ma non così tanto – aggiunge -, l’età non si può cambiare, ma mi conforta il fatto che il primo ministro Matteo Renzi è più giovane di me, e anche altri premier dell’Ue”.
NUOVA GENERAZIONE DI LEADER EUROPEI. Il riferimento, fatto più volte, è a una “nuova generazione di leader europei” che pensa all’Europa come “a un sogno” e che, “adesso ben rappresentata”, ha deciso di impegnarsi, combattendo contro crisi economica, disoccupazione giovanile e tensioni internazionali, per far sì che “non si trasformi in un incubo”. “Metterò tutta me stessa, la mia energia e dedizione – ripete – nell’interesse di tutti gli Stati membri e di ogni singolo cittadino”. E’ la sfida ingaggiata anche dal presidente del Consiglio italiano. Per combatterla, l’aver ottenuto la poltrona di lady Pesc è un punto di partenza. La prossima battaglia riguarda crescita e flessibilità. Ne parleranno i 28 capi di Stato e di Governo il prossimo 7 ottobre in Italia. A Roma, intanto, sarà battaglia sulle riforme. “Tanta roba” – il copyright è del premier – da far “tremare i polsi”.