Mose, Tribunale riesame: Galan rimane in carcere

Venezia, 2 ago. (LaPresse) – Il tribunale del riesame di Venezia ha rigettato l’istanza di scarcerazione, o in subordine di arresti domiciliari, per l’ex governatore del Veneto ed ex ministro Giancarlo Galan, finito in carcere per gli sviluppi sull’inchiesta Mose. Il tribunale ha dichiarato però prescritti i reati precedenti al 2008, quindi anche i presunti finanziamenti per la campagna elettorale ricevuti da Piergiorgio Baita.

“Il Tribunale del riesame ha respinto l’istanza di scarcerazione ma ha dichiarato anche prescritti tutti i reati a lui contestati antecedenti al 22 luglio del 2008. Non ci fermiamo, presenteremo ricorso in Cassazione”, ha detto il legale di Giancarlo Galan, l’avvocato Antonio Franchini. Tra i reati prescritti i presunti finanziamenti per le campagne elettorali, la presunta dazione di 200mila euro ricevuta all’hotel Santa Chiara di Venezia e i presunti finanziamenti per la ristrutturazione della villa di Cinto Euganeo. Franchini conferma che non ha avuto ancora modo di informare l’ex ministro, “l’ho incontrato prima dell’esito, quindi credo non lo sappia ancora”.