Roma, 29 lug. (LaPresse) – Raggruppare gli emendamenti a sole poche decine di proposte di modifica al disegno di legge sulle riforme e poi rimandare il voto finale a settembre. Lo ha proposto Vannino Chiti, capofila dei dissidenti dem, in apertura di seduta al Senato. “Non è una proposta nuova – aggiunge Chiti – nel senso che in altre occasioni di rilievo ci si è trovati a praticarla; non è solo frutto di una mia valutazione – o se volete di una mia pensata – perché c’è stata una condivisione con i colleghi senatori che sono parte della maggioranza, ma vi sono stati anche alcuni scambi di opinione con altri colleghi che condividono alcuni punti di riflessione sulla riforma costituzionale che si discute”.
“La mia proposta – spiega – è quella di concentrare il confronto attorno a grandi temi, quelli che sostengono il progetto di riforma”. Quindi Chiti propone “di non disperdersi in migliaia di emendamenti, spesso simili l’uno all’altro, ma di utilizzare il tempo a disposizione prima della pausa estiva fissata dopo l’8 agosto (tempo in cui la Conferenza dei Capogruppo potrebbe anche decidere di esaminare temi che saranno individuati e condivisi) per illustrare, sulla base degli emendamenti fondamentali, le posizioni, motivarle, per ricevere risposte dai relatori, se riterranno di darle”.
“In questo quadro fatto di contrasti esasperati – ha concluso Chiti – di assenza di un clima costituente, si smarriscono le ragioni sia di chi sostiene la riforma, sia di chi propone modifiche anche profonde e si smarriscono le ragioni degli uni e degli altri”. “Dopo il confronto con i relatori e con lo stesso Governo – ha infine ribadito Chiti – si procederebbe quindi alla votazione degli emendamenti mantenuti perché ritenuti fondamentali. Ma, siamo seri, gli emendamenti fondamentali rispetto ad ognuno dei temi che si individueranno potranno essere alcune decine non diverse centinaia, per ogni tematica essenziale. Si voterebbero dunque gli articoli della legge di riforma e la prima settimana di settembre si svolgerebbero le dichiarazioni di voto finale e la votazione conclusiva”.