Roma, 26 lug. (LaPresse) – “Non esiste un piano B per l’Alitalia, esiste solo un grande piano A. Questa è la strada che abbiamo davanti, o la crescita o 15mila persone che vanno a casa. E’ tutto il sistema Paese che deve capire l’opportunità che abbiamo davanti”. Lo ha detto il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi al suo arrivo all’assemblea nazionale di Ncd a Roma commentando la divisione tra i sindacati sull’esito del referendum sul contratto integrativo aziendale tra i lavoratori di Alitalia.
“Solo un marziano – ha aggiunto – capirebbe le divisioni che si stanno verificando nel sindacato”.
E’ battaglia intanto tra i sindacati sulla validità del referendum sugli accordi con Alitalia. La consultazione non ha infatti raggiunto il quorum. Su 3.555 votanti hanno dato parere favorevole in 3022, pari all’86,4%. Contrari 475, pari al 13,6%. Bianche, nulle e astenuti 58. Ma “su 13.200 lavoratori hanno votato 3.500 persone” quindi “l’accordo non può essere applicato agli iscritti della Uilt, alle altre sigle che non hanno firmato l’accordo e ai non iscritti”, ha detto ieri il segretario nazionale della Uilt Marco Veneziani. “Non ha votato il 97% del personale navigante, su 5.400 persone tra piloti e assistenti di volo. Adesso è necessario sedersi al tavolo per discutere un nuovo accordo”, ha aggiunto. “A causa della Cgil e delle altre sigle che hanno voluto mortificare le professionalità dei piloti e del personale di volo il referendum sul contratto integrativo è nullo perché il quorum non c’è”, ha concluso.
In una nota congiunta, però, Cgil, Cisl e Ugl scrivono sempre ieri che “trattandosi di un referendum abrogativo, sulla base delle regole dell’accordo sulla rappresentanza, resta confermata la validità degli accordi”. Secondo le tre organizzazioni sindacali di categoria “i tempi stretti e l’invito alla non partecipazione al voto da parte di Uil non hanno consentito il raggiungimento del cinquanta per cento più uno degli aventi diritto. In poco meno di 36 ore era quasi impossibile raggiungere il quorum”.
“Ma – continua la nota – nonostante le oltre mille persone in cigs a zero ore, e quindi non in servizio, il periodo estivo e quindi feriale, la oggettiva difficoltà per il personale navigante e turnista, il numero dei votanti indica la volontà dei lavoratori di partecipare e di confermare la validità degli accordi. Rimane agli atti il comportamento assurdo di chi lo ha richiesto e poi non ha partecipato al voto, come nel caso della Uil e dei sindacati autonomi gregari”, concludono i sindacati.
D’accordo con Cgil, Cisl e Ugl l’azienda: “Il mancato raggiungimento del quorum nella consultazione sugli accordi aziendali – scrive in una nota – conferma la validità degli accordi sottoposti a referendum”.