Roma, 22 lug. (LaPresse) – “È inaccettabile che l’informazione del servizio pubblico vada in vacanza, nel pieno del conflitto che sta insanguinando il Medioriente e della crisi in Ucraina. Occorrono chiarimenti dall’azienda, li chiederemo in commissione di Vigilanza”. È quanto dichiarano i deputati del Pd componenti della commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (segretario della commissione) e Lorenza Bonaccorsi. “Il canone che pagano gli italiani – aggiungono i deputati Pd – vale per tutto l’anno e rappresenta l’introito principale del servizio pubblico, circa tre quarti del bilancio. Su 2,5 miliardi di ricavi, la pubblicità nel 2013 è arrivata poco sotto i 600 milioni, tra l’altro negli ultimi anni in calo verticale rispetto a oltre il miliardo di pubblicità fatturato nel 2008”.
“Si fatica a comprendere, allora – concludono -, perché nel periodo estivo quasi tutte le trasmissioni di approfondimento serale vengano sospese e non siano sostituite da altre. Le notizie, come il canone, non vanno mai in vacanza”.