Riforme, Sisto (Fi): Facciamole, ma non con clessidra in mano

Roma, 20 lug. (LaPresse) – “Il nostro apporto alle riforme e il patto del Nazareno non sono in discussione, ma si tratta di un patto di massima. Spetta al dibattito parlamentare rendere le proposte renziane più meditate”. Così, intervistato da ‘Avvenire’, il deputato di Forza Italia e presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera, Francesco Paolo Sisto (Fi), invita a una maggiore riflessione, perché “non si può ragionare di riforme con la clessidra in mano, soprattutto se la sabbia è epoca”.

“‘Presto e bene’ – spiega Sisto – può essere un buon viatico, ma troppo presto può diventare male. Il valore di ‘mantra’ che Renzi dà al tempo, vedi la logica dei ‘cento giorni’, lo ha già tradito più di una volta, facendolo scivolare sull’effetto-proclama”. Tra gli aspetti critici sottolineati da Sisto la non elettività del Senato pur a fronte di competenze importanti: “leggi costituzionali ed elettorali, trattati europei ed elezione del capo dello Stato non sono bruscolini – conclude – Perciò il senatore dovrebbe essere in qualche modo eletto dai cittadini e credo debba restare anche l’immunità.