Roma, 19 lug. (LaPresse) – La sentenza della Corte di appello di Milano che ha assolto Silvio Berlusconi nell’ambito del processo Ruby “fa venire meno degli alibi. Sino a ieri, in Forza Italia, l’imperativo era restare uniti per difendere il ‘capo’. Oggi ci si può porre con più libertà il tema fondamentale: negli ultimi vent’anni il centrodestra è stato un conglomerato di forze diverse che la capacità di Berlusconi di tenere insieme segmenti sociali ed elettorali eterogenei trasformava in una coalizione. Quel ciclo si è chiuso”. Così Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale Ncd, in un’intervista rilasciata ad ‘Avvenire’.
“Berlusconi – aggiunge – dovrebbe avere il coraggio di fare ciò che tante volte ha accennato: passare il testimone per dare continuità a una storia ventennale”. “Di fronte all’agenda del terzo millennio – sottolinea Quagliariello – c’è oggi una destra estrema e una alternativa cristiano-liberale alla sinistra: due visioni del mondo che non comunicano. Chi si aggrappa a Berlusconi e dice ‘abbiamo di nuovo un leader’ sbaglia. Forza Italia può ricercare assieme a noi una storia nuova che guarda al futuro, ma non può chiedere a noi di tornare in una storia che parla al passato”.