Berlino (Germania), 10 lug. (LaPresse/AP) – “Il governo tedesco ha chiesto al rappresentante delle agenzie dell’intelligence Usa in Germania di lasciare il Paese in reazione al mancato contributo a risolvere le varie accuse, da quelle relative all’Nsa agli ultimi incidenti”. Lo ha riferito Clemens Binniger, il deputato della Cdu a capo della commissione parlamentare per i servizi dell’intelligence. L’annuncio arriva dopo la notizia dei due presunti casi di spionaggio contro la Germania da parte delle agenzie dell’intelligence statunitensi.

“Al rappresentante dei servizi dell’intelligence Usa presso l’ambasciata degli Stati Uniti è stato chiesto di lasciare la Germania”, ha confermato il portavoce del governo, Steffen Seibert, in una nota. “La richiesta – si legge nel comunicato – è stata avanzata sullo sfondo delle indagini della procura federale e delle domande che erano state fatte mesi fa circa le attività delle agenzie dell’intelligence americane in Germania. Il governo prende la questione molto sul serio”. Berlino, ha sottolineato Seibert, continua a cercare una cooperazione “stretta e fiduciosa” con i suoi partner occidentali e “soprattutto con gli Stati Uniti”. Negli ultimi dieci giorni sono emersi due casi di presunto spionaggio contro la Germania da parte degli Usa. La settimana scorsa era stato arrestato un dipendente dei servizi segreti tedeschi accusato di aver passato informazioni alla Cia. Ieri, invece, i procuratori federali di Berlino avevano fatto irruzione nelle proprietà vicino alla capitale di “una persona sospettata di spionaggio per un’agenzia di intelligence”. Secondo il quotidiano Sueddeutsche Zeitung, l’uomo lavorava in campo militare ed è sospettato di spionaggio per gli Stati Uniti.

“Se sarà confermato quello che sappiamo, le informazioni ottenute con questo presunto spionaggio sono ridicole”, aveva commentato prima il ministro dell’Interno tedesco, Thomas de Maiziere. “Ciononostante – ha aggiunto – il danno politico è già sproporzionato e grave”. Maiziere ha detto che non c’è ancora chiarezza sulla portata dei casi né sulle persone coinvolte, ma che sono in corso colloqui a vari livelli con gli Usa. Poco prima dell’annuncio dell’espulsione dell’agente Usa la cancelliera Angela Merkel aveva detto che la Germania e gli Stati Uniti hanno “approcci molto diversi” al ruolo delle agenzie dell’intelligence. Merkel ha sottolineato la necessità di una maggiore fiducia tra gi alleati, una posizione ribadita da lei più volte da quando era emerso l’anno scorso che la National Security Agency Usa aveva intercettato il suo cellulare.

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