Roma, 24 giu. (LaPresse) – “Naftali, Gilad e Eyal sono tre ragazzi. Sono stati rapiti mentre tornavano a casa per il fine settimana e da giorni non si sa nulla delle loro condizioni. Sono qui in visita ufficiale e ho voluto incontrare la famiglia di Eyal per portare loro la vicinanza mia e del nostro Paese”. Così il presidente del Senato Pietro Grasso, in visita ufficiale in Israele e Palestina. “Questo terribile episodio – ha aggiunto – può rappresentare un ostacolo alla pace. La tensione di queste settimane rischia di condurre a una escalation e compromettere l’unica strada percorribile: quella del dialogo e della responsabilità”. “Non possiamo perseguire – ha continuato Grasso – l’obiettivo della pace in Medioriente fin quando non prevarranno la ragione, il rispetto per la vita e i diritti di tutti. Mi auguro con tutto il cuore che questi ragazzi possano essere restituiti presto alle loro famiglie, e ho invitato le autorità che li stanno cercando alla moderazione per non innescare la spirale della violenza”. Secondo il presidente del Senato “il nostro comune dovere è tutelare la vita di tutte le persone innocenti, bambini, ragazzi, donne e uomini che vogliono solo vivere con serenità le loro vite in Israele e in Palestina. Dobbiamo fare in modo che questa vicenda dolorosa serva ad avvicinare tutte le persone che hanno a cuore il futuro dei propri figli e la pace”.