Di Donatella Di Nitto
Roma, 10 giu. (LaPresse) – Si aprirà domani alle 13 in giunta per le Autorizzazioni della Camera l’iter parlamentare sulla richiesta d’arresto per Giancarlo Galan, deputato di Forza Italia e presidente della commissione Cultura, trasmessa a Montecitorio dalla procura di Venezia il 3 giugno scorso, nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte tangenti negli appalti per la realizzazione del Mose.
Relatore Mariano Rabino di Scelta civica, che dovrà esaminare il faldone di oltre 700 pagine, arrivate nelle mani del presidente Ignazio La Russa (Fdi), ed esprime un parere sulla richiesta di arresto dell’ex governatore del Veneto. Il parlamentare montiano dovrà quindi valutare se l’operato della magistratura è stato mosso da fumus persecutionis nei confronti dell’esponente azzurro oppure no e se sussistono i rischi di pericolo di fuga, reiterazione del reato e inquinamento delle prove, qualora non fosse applicata a Galan la misura della custodia cautelare.
La procedura ritenuta d’urgenza dovrà essere licenziata dalla Giunta e consegnata all’aula di Montecitorio entro 30 giorni dalla trasmissione degli atti.