Roma, 10 giu. (LaPresse) – Botta a risposta – con polemica – a distanza tra il premier Matteo Renzi e il governatore della Lombardia, Roberto Maroni. Al centro della querelle la vicenda di Expo 2015. “Ogni giorno che passa – ha detto il presidente della Regione – è un giorno perso e, andando avanti così, se passano ancora questa settimana e la prossima, rischiamo di andare oltre il 30 di aprile senza aver completato le opere. Lo dico non avendo responsabilità diretta in questo, essendo la responsabilità del commissario di Governo, ma lo dico con preoccupazione, perché i tempi sono questi”. “Ancora una volta – ha detto Maroni – invito il Governo a darsi una mossa, altrimenti siamo qui bloccati: Expo è bloccata, il commissario è bloccato, i lavori sono bloccati. E francamente non trovo un motivo per cui questo nodo non venga sciolto”.

Parole, quelle di Maroni, che non sono affatto piaciute a Renzi, impegnato in Cina per una delle tappe del suo viaggio in Oriente. “Piuttosto che fare polemiche sterili – ha commentato il premier parlando con i suoi – Roberto Maroni rifletta sulle responsabilità della Lombardia”. “Il Governo, come ribadito oggi a Shanghai – avrebbe sottolineato Renzi – è determinato a fare di Expo una storia di successo internazionale”.

Già in mattinata il presidente del Consiglio era tornato a parlare dell’Esposizione universale. “L’Expo deve essere l’occasione per l’Italia per raccontare se stessa – aveva detto – L’Italia è più grande delle cose negative che vengono dette. Dobbiamo usare l’Expo per scrivere una pagina nuova del racconto del made in Italy”

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