Renzi attacca la Rai: Sciopero umiliante. E sull’Ue: Non temo le pagelle dell’Europa

Trento, 1 giu. (LaPresse) – “Non ho particolari timori: la Commissione farà quello che deve fare, ma il problema è cosa farà la nuova commissione europea”. Così Matteo Renzi, intervistato da Enrico Mentana al Festival dell’Economia di Trento, in merito alle raccomandazioni della Ue che arriveranno domani. “Non c’è un problema Juncker, è uno dei nomi. I problemi emersi dal voto europeo sono altri”, ha poi aggiunto il premier. E sulla possibilità di nominare commissari italiani ha concluso: “Non credo che l’Italia debba fare battaglia sulla base dei passaporti. Non si può prendere il nostro consenso in una battaglia per ottenere un commissario o un altro. Noi dobbiamo dire che l’Italia porta alla discussione un pacchetto di proposte concrete”.

L’ATTACCO ALLA RAI. Quello di Renzi è stato un intervento a 360 gradi, sia sulle proposte di riforme del governo sia sulle questioni economiche. Duro l’attacco fatto dal palco alla Rai. “Vogliono fare sciopero? lo facciano. Poi andiamo a vedere quanto costano le sedi regionali. E’ umiliante questa polemica sullo sciopero, quando nel Paese reale tutte le famiglie tirano la cinghia”, ha detto il premier rispondendo all’agitazione sindacale annunciata contro i tagli. “E’ una polemica incredibile – ha aggiunto – lascia il tempo che trova. Mi spiace solo che se l’avessero annunciato durante le elezioni prendevo il 42,8%. In Rai c’è il mondo più politicizzato che si conosca, in Rai c’è ancora l’idea che si possa far carriera per la vicinanza a un politico. Chi la pensa così, stia lontano da me”.

AL VIA LO ‘SBLOCCA ITALIA’. Scherzando con Mentana, Renzi ha detto anche di voler fare un annuncio “che faccia titolo sui giornali domani”. Quindi ha presentato un nuovo provvedimento. “Entro luglio – ha detto – faremo il decreto ‘sblocca Italia’. I comuni hanno 15 giorni per comunicare dove ci sono interventi bloccati, o investimenti bloccati per interventi pronti a partire, ce li comunichino. Noi creeremo una struttura tecnica e con un responsabile ad hoc per sbloccarli” aggiunge, garantendo la “trasparenza totale”.

RIPARTIRE CON LE RIFORME. “Entro una settimana deve ripartire il dibattito sulle riforme costituzionali. Che non è solo il Senato, ma anche il capitolo V”, ha spiegato ancora Matteo Renzi che ha sottolineato l’importanza di poter individuare un responsabile che si assuma la colpa nel caso le cose non andassero bene. “Credo – ha concluso – che su questa riforma elettorale chiudiamo, poi ci possono essere piccoli cambiamenti. L’importante è che ci sia un ballottaggio, che è fantastico, almeno l’elettore sa con chi prendersela, serve uno che sia il responsabile per cambiare l’Italia. Abbiamo avuto per anni politici campioni mondiali degli alibi. Se le riforme non le facciamo vado a casa”.