Roma, 26 mag. (LaPresse) – Non basta il successo ottenuto alle elezioni europee, con lo sfondamento del 40% di preferenze, ora il Partito democratico vuole di più. Il centrosinistra conquista anche Piemonte e Abruzzo, le uniche due regioni in corsa per il rinnovo dei Consigli e della presidenza.

PIEMONTE, CHIAMPARINO AL 46,92%. In casa sabauda è Sergio Chiamparino a sbaragliare la concorrenza e a doppiare (“abbiamo preso più di un giro di pista”, dice il diretto interessato) sia il centrodestra sia il Movimento 5 Stelle. L’ex sindaco di Torino si impone (con il 53% di sezioni scrutinate) con il 46,92% di preferenze, a fronte del 22,80% di Gilberto Pichetto, candidato della coalizione di centrodestra (Forza Italia, Lega e altri partiti) e di Davide Bono, esponente del M5S, fermo al 20,82%. Guido Crosetto (Fratelli d’Italia) è al 5,18%, Enrico Costa (Ncd) al 3,07% e Mauro Filingeri (L’altro Piemnte a sinistra) all’1,13%.

“Ho e ho sempre avuto fiducia nei piemontesi – dice Chiamparino – come ce l’avevo prima ce l’ho ora. I piemontesi saranno con me e cercherò di essere il loro sindaco”. “Da adesso – commenta – ci metteremo al lavoro, spero di cambiare verso, per quel che c’è da cambiare. Il primo atto sarà lavorare per il piano dei progetti europei e quello di abolire i rimborsi regionali e le indennità come promesso”.

ABRUZZO, D’ALFONSO AL 48,18%. In Abruzzo il presidente uscente Giovanni Chiodi non ce la fa e cede lo scettro al candidato del centrosinistra Luciano D’Alfonso. Con il 44% delle sezioni scrutinate (724 su 1642), l’esponente del Pd è in testa con il 48,18% delle preferenze, mentre Chiodi, sostenuto da Forza Italia, Fdi e Ncd, è fermo al 29,75. Sara Marcozzi del M5s è al 18,66%, Maurizio Acerbo della lista ‘Un’altra Regione con Acerbo’, appoggiata da Rifondazione comunista e Libertà e partecipazione, collegata alla lista Tsipras, è al 3,40%.

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