Roma, 24 mag. (LaPresse) – E’ scattato a mezzanotte il silenzio elettorale, in vista dell’apertura – alle 7 di domani mattina – delle urne. Saranno poco più di 43 milioni e 300mila (23.757.151 uomini e 25.615.993 donne) gli italiani chiamati a scegliere i 73 rappresentanti del Parlamento europeo. Per Abruzzo e Piemonte si vota anche per il rinnovo del Consiglio regionale e per l’elezione del presidente della regione. Infine, sono quasi 4mila i Comuni chiamati alle urne per eleggere le proprie amministrazioni: sono 3901 nelle regioni a statuto ordinario, 131 in Friuli Venezia Giulia, 37 in Sicilia e 18 in Sardegna. I comuni capoluoghi di provincia chiamati ad eleggere il sindaco e il consiglio comunale sono Biella, Verbania, Vercelli, Bergamo, Cremona, Pavia, Padova, Ferrara, Forlì, Modena, Reggio Emilia, Firenze, Livorno, Prato, Perugia, Terni, Ascoli Piceno, Pesaro, Pescara, Teramo, Campobasso, Bari, Foggia, Potenza, Caltanissetta, Sassari, Tortolì.

QUANDO SI VOTA – Domenica 25 maggio, dalle 7 alle 23, gli italiani saranno chiamati alle urne per eleggere 73 candidati che rappresenteranno l’Italia nel Parlamento europeo. Non si vota lunedì 26 maggio. Lo scrutinio dei voti per il Parlamento europeo inizierà a partire dalle 23 di domenica, subito dopo la chiusura dei seggi.

COME SI VOTA – Per votare è necessario presentare un documento di identità e la propria tessera elettorale. L’elettore, al momento della votazione, riceverà un’unica scheda, di colore diverso a seconda della circoscrizione elettorale: grigio per l’Italia nord-occidentale (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia); marrone per l’Italia nord-orientale (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna); rosso per l’Italia centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio); arancione per l’Italia meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria); rosa per l’Italia insulare (Sicilia, Sardegna).

Ogni elettore può esprimere sia un voto soltanto di lista, mettendo una ‘X’ sul simbolo del partito prescelto, sia un voto di preferenza, scrivendo, a fianco del simbolo della lista votata, il nome e cognome o solo il cognome dei candidati preferiti compresi nella stessa lista. Si possono votare fino a un massimo di tre candidati della stessa lista, purché siano di sesso diverso, pena l’annullamento del terzo nome. Può essere espresso un solo voto di preferenza nel caso di candidati delle liste rappresentative delle minoranze di lingua francese della Valle d’Aosta, di lingua tedesca della provincia di Bolzano o di lingua slovena del Friuli Venezia Giulia.

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