Roma, 23 mag. (LaPresse) – “L’Italia si salverà solo con una netta politica di riduzione delle tasse. Gli 80 euro non sono una mancia o un’elemosina, potete chiamarli così ma io la chiamo giustizia sociale”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi illustrando a Palazzo Chigi le iniziative dei primi 80 giorni di Governo e i progetti per i prossimi mesi. Gli 80 euro, ha spiegato, sono solo “l’inizio della riduzione fiscale, poi ci sarà l’allargamento alle famiglie con meno di 500 euro al mese, ai pensionati e alle partite Iva. Giù le tasse se vogliamo portar su l’Italia”. Renzi si toglie poi la soddisfazione di dire che “chi ha pensato che in questi 80 giorni i che nostri interventi fossero spot su singoli argomenti, ora deve ricredersi vedendo il filo logico che collega le 10 slides”, e ha scherzato dicendo che le le slides mancano “ci sentiamo male”.

Prima slide sugli 80 euro, seconda sul lavoro per il quale il prossimo passo è “la rapida approvazione del disegno legge delega, che contiamo di accelerare il più possibile”. Poi la scuola, con il piano straordinario sull’edilizia scolastica, e la cultura con l’Artbonus e “agevolazioni fiscali per i privati che investono”. Quinto punto le riforme: “La legge elettorale è passata in prima lettura alla Camera e si è messa in coda al Senato alle riforme costituzionali. Abbiamo accetto di aspettare, come chiedevano il M5S e Fi, per non ‘inquinare’ le riforme con la campagna elettorale ma la settima prossima si torna in Senato”.

E ancora la trasparenza, con l’abbattimento dei costi della politica, la lotta alla corruzione, le auto blu all’asta e gli archivi aperti sui misteri d’Italia, e la riforma della Pubblica amministrazione: “Voglio che l’Italia sia leader nella classifica della trasparenza, voglio che sia non il Paese della nebbia ma quello del sole. Entro il mese di giugno presenteremo online tutte le spese”.

In vista delle Europee di domenica, anche il semestre di presidenza italiano assume un’importanza fondamentale: “Una gigantesca opportunità per l’Italia perché il diffuso euroscetticismo spinge a cambiare l’Eruopa ancora più profondamente”. E poi l’allargamento al mondo, con l’Italia protagonista al tavolo con i leader globali. per poi tornare di nuovo al nostro Paese con il ‘giro d’Italia’ da nord a sud dove il 14 agosto ci sarà la prossima data di “verifica dei fondi europei”: appuntamento a Napoli, Palermo e Reggio Calabria.

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