Europee, Picierno: renziana convinta, la giovane dem attiva sui social

Roma, 23 mag. (LaPresse) – “Caratteraccio. Dico sempre quello che penso e sono testarda come un mulo”, prima. “Capolista del Pd alle elezioni Europee”, poi. Così Pina Picierno si presenta su Twitter ai suoi oltre 20mila followers. Nata a Santa Maria Capua Vetere (Caserta), classe 1981, si laurea in Scienze della comunicazione all’università di Salerno con una tesi sul linguaggio politico di Ciriaco De Mita. E a parlare di politica, Picierno inizia presto facendo della legalità, delle politiche legate al sud e ai giovani le sue battaglie principali sin da quando, nel 2003, dopo tanti anni trascorsi – ricorda lei – tra lotte studentesche, volontariato e militanza locale fa il suo ingresso nella politica che conta diventando presidente nazionale dei Giovani della Margherita. E’ il primo passo nei palazzi romani, che la porta nel 2007 a diventare responsabile nazionale Giovani nella segreteria nazionale di Walter Veltroni. Alle elezioni del 2008 viene eletta alla Camera dei deputati e ricopre l’incarico di ministro-ombra per le politiche giovanili e le attività sportive nel Governo ombra del Partito Democratico, avvicinandosi ad AreaDem del vicesegretario Pd Dario Franceschini.

Deputata anche nella XVII legislatura, viene scelta come responsabile nazionale della Legalità nella segreteria del segretario ‘reggente’ Guglielmo Epifani e confermata in questo ruolo, cui si aggiunge la delega per il Sud, nella squadra di Matteo Renzi. “Lavoro perché la mia terra possa liberarsi definitivamente della criminalità organizzata – scrive sul suo sito sintetizzando l’obiettivo del suo impegno politico – e valorizzare finalmente le sue risorse e i suoi talenti migliori. Mi sono candidata per tentare di restituire alla politica della mia terra un pizzico di leggerezza e una montagna di coraggio: quello di cui ha bisogno per poter crescere nella legalità. So che il compito è enorme ma so che la speranza è stata il motore dei cambiamenti più impensabili della Storia”. Pochi mesi fa, la scelta di accettare la sfida per l’Europa, come capolista Pd nella circoscrizione Sud, con la consapevolezza che la strategia per il rilancio del Mezzogiorno “parte proprio dall’Europa” e dai fondi che arrivano da Bruxelles: “Occorre spenderli e spenderli bene”.

Convinta sostenitrice delle politiche del Governo Renzi finisce al centro delle polemiche per aver sostenuto che, grazie agli 80 euro di detrazione fiscale assicurati dal decreto Irpef, le famiglie italiane avrebbero potuto fare due settimane di spesa. Attaccata e derisa a più riprese sui social network dai sostenitori del M5S non indietreggia e porta in diretta tv a ‘Ballarò’ lo scontrino della sua spesa da 80 euro: latte, insalate, baguette, macinato, salmone e la Nutella di cui dichiara di essere ghiotta. “Tre chilometri di scontrino, lo consegno all’opposizione”, sottolinea lei, anche se le polemiche non si placano. Anche da qui, la sfida lanciata a Beppe Grillo: “La partita si gioca tra la speranza e la rabbia, tra lo sviluppo e la depressione, tra la politica bella e il caos. E’ un derby tra noi e Grillo. L’Italia deve scegliere. O di qua o di là”.