(di Donatella Di Nitto)
Roma, 22 mag. (LaPresse) – Gianfranco Miccichè, palermitano di nascita, classe 1954, è il candidato di Forza Italia alle elezioni Europee del prossimo 25 maggio nella circoscrizione Isole. Micciché crede nel ritorno dell’Italia in Europa come paese che conta e per fare questo “dobbiamo fare qualche volta la parte dei padroni di casa”.
Lo slogan di Forza Italia è ‘Più Italia in Europa, meno Europa in Italia’, cosa significa?
“Noi nell’ultimo periodo abbiamo contato poco in Europa, dove si sono fatte delle scelte economiche non tenendo conto delle nostre esigenze, ma tenendo conto di quelle della Germania. Meno Europa in Italia perché noi paghiamo il peso di regole che certamente non ci convengono. Noi dobbiamo ricordarci che siamo un contribuente netto, il che significa che diamo più quattrini di quanto ne riceviamo. Dobbiamo fare qualche volta anche la parte dei padroni di casa”.
Come possiamo portare, quindi, in Europa più Italia?
“Votando Forza Italia. Votare Beppe Grillo significa avere 4 persone nel gruppo Misto che non contano niente, votare Pd significa solo creare opposizione. Votare Forza Italia significa contare di più all’interno del partito Popolare, quello che sicuramente vincerà le prossime Europee, quindi essere più importanti là dove saranno fatte le scelte”.
Questa è una campagna elettorale dai toni molto accesi, perché?
“Tutte le campagne hanno avuto toni accesi. Non capisco di cosa ci stiamo stupendo, non mi ricordo campagne elettorali con toni soft”.
Ma secondo lei queste Europee hanno davvero il potere di incidere sulle sorti della politica italiana?
“Non cade un governo perchè alle elezioni Europee c’è chi ha preso un punto in più. Non c’è dubbio però che per il governo Renzi un risultato negativo alle europee politicamente potrebbe avere un peso, soprattutto perché è un governo non legittimato dal popolo. Certamente quello che dicono Grillo e Casaleggio non ha nessuna fattibilità, non si va tutti a casa. Renzi, dovrà valutare i risultati ottenuti dalla sua maggioranza e non solo del Pd e poi vedere quello che fare”.
Se la sente di fare un pronostico, visto che Grillo ha detto che il M5S è al 60%?
“Grillo avrà il 60% nel suo condominio. Non riesco a quantificare quale sarà il risultato a livello nazionale, vedo però in Sicilia una Forza Italia in grandissima ripresa, rispetto a qualche giorno fa quando c’era una fatica ad andare a votare. Oggi vedo più favore nei nostri confronti, anche se non abbiamo il nostro leader candidato e su campo come vorremmo, il nostro messaggio è arrivato”.
Quale necessità e urgenza del territorio che lei rappresenta vuole portare in Europa?
“I nostri pescatori non possono più pescare perché pescano i tunisini, non possiamo più produrre arance perché si prendono dal Marocco. In Europa c’è da fare un lavoro negli interessi dell’isola che ha una situazione disperata. Bisogna lavorare tutti per risolvere ognuno un problema”.
E parlando di Sicilia per quanto riguarda gli sbarchi?
“Parliamoci chiaro: Mare Nostrum è la più grossa bufala degli ultimi anni, che è servita al ministro Alfano per togliere gli sbarchi ad Agrigento, che è la sua città, e portarli in altre città della Sicilia. Dobbiamo avere idee chiare: l’immigrazione è un problema Europeo. Se l’Europa non si fa carico del problema dell’immigrazione, dobbiamo studiare un piano di restringimento, altrimenti continueranno a morire delle persone con costi altissimi a carico nostro. O c’è un piano vero dell’Europa che si fa interamente carico del problema, oppure l’Italia deve prendere una posizione più rigida”.
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