Roma, 21 mag. (LaPresse) – “Ora siamo alla stretta decisiva. I dati delle ultime ore sono straordinariamente incoraggianti. I sondaggi sono ottimi, le piazze piene di speranza, il clima decisamente positivo. Abbiamo la possibilità di rappresentare la prima delegazione dentro il gruppo del centrosinistra europeo. E questo consentirebbe di dare autorevolezza all’Italia per cambiare verso anche alle politiche europee”. Con queste parole il presidente del consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi si rivolge con una lettera agli elettori del Partito Democratico, a quattro giorni dal voto per le Europee. “Abbiamo bisogno del tuo aiuto, però – aggiunge Renzi – Noi non siamo proprietà privata di una persona, come altri. Noi apparteniamo a chi ci vota. E con il tuo voto alle primarie mi hai dato e ci hai dato una responsabilità. Tocca a noi, a tutti noi. Non ci salva uno da solo. Ci salviamo tutti insieme”.

A ‘Otto e mezzo’ su La7 il premier ha poi precisato: “Vado a casa domani mattina se il Parlamento mi impedisce di fare le riforme, io non sono uno di quelli aggrappati alla seggiola. Sono pronto ad andare a casa domani mattina se mi manda a casa il Parlamento”. “Noi in queste elezioni saremo davanti a Grillo – ha aggiunto ancora – Il punto è che non interpreto queste elezioni come una legittimazione del governo”. Renzi anche in trasmissione si è detto certo di essere davanti a Grillo: “Secondo me i Cinque stelle prenderanno qualche voto in meno della scorsa volta e il Pd qualche voto in più. L’altra volta eravamo al 25%. I sondaggi lasciano sognare. Io in queste elezioni sono assolutamente certo di arrivare prima dei Cinque stelle”, ha ribadito il premier, che ha specificato che per lui primario è “mandare in Europa qualcuno che conti qualcosa”.

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