Roma, 14 mag. (LaPresse) – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non ha mai saputo nulla “di pressioni e coartazioni subite dal presidente del Consiglio nei momenti e nei luoghi di recente evocati”. Così il Quirinale chiarisce in una nota la posizione del capo dello Stato in merito alle anticipazioni del saggo ‘Stress Test’ in cui l’ex ministro del Tesoro Usa Timothy Geithner racconta che nell’autunno 2011 “alcuni funzionari europei ci contattarono con una trama per cercare di costringere il premier italiano Berlusconi a cedere il potere; volevano che noi rifiutassimo di sostenere i presti dell’Fmi all’Italia, fino a quando non se ne fosse andato”. Inoltre, Napolitano, spiega il Quirinale, non partecipò alle riunioni di cui parla Geithner, poichè “non aveva titolo a partecipare” e dunque “nulla può dire al riguardo”. “Le dimissioni liberamente e responsabilmente rassegnate il 12 novembre 2011 dal presidente Berlusconi, e già preannunciate l’8 novembre – spiega il Colle – non vennero motivate se non in riferimento, in entrambe le circostanze, a eventi politico-parlamentari italiani”.
Il presidente della Repubblica, inoltre, durante lo scambio degli auguri di Natale il 20 dicembre 2011 “fornì un’ampia ed esaustiva ricostruzione e valutazione” delle vicende che portarono alle dimissioni di Berlusconi. “In quel discorso – aggiunge il Quirinale – così come nel messaggio televisivo del 31 dicembre, possono ritrovarsi tutte le motivazioni relative a fatti politici interni e a problemi di fondo del paese come quelli della crisi finanziaria ed economica che l’Italia stava attraversando nel contesto europeo”.