Expo, Renzi: Non si fanno sconti a nessuno, politica faccia un passo indietro

Roma, 9 mag. (LaPresse) – “Dico che bisogna essere severi con tutti. Non si possono vedere immagini con quello che tira fuori una busta, cose che ti fanno schizzare il sangue alla testa. La garanzia per tutti è che non si fanno sconti a nessuno. Si dà all’imputato la possibilità di difendersi e al magistrato il diritto e dovere di fare gli atti d’indagine che si ritengono necessari. La politica deve fare un passo indietro, deve stare a guardare zitta”. Lo ha detto Matteo Renzi, ospite questa sera a ‘Virus’ su Rai2, a proposito dello scandalo che ha travolto Expo e che ha portato all’arresto fra gli altri di Angelo Paris e Primo Greganti.

QUERELLE CON GRASSO – “Il presidente Grasso tende a difendere l’istituzione che presiede, lo comprendo, capisco il suo ruolo – ha spiegato Renzi – Io non sto attaccando il Senato, dico che il Senato va superato, che il bicameralismo perfetto ha combinato danni all’Italia. Io sono per ridurre i posti e i costi dei politici, poi i manager, le strutture pubbliche, i sindacati, tutti devono fare un po’ di lavoro di cinghia. Tanti mi dicono giusto, però inizia tu. Io inizio, dai politici. Io ho ridotto, dimezzato le spese di Palazzo Chigi”.

DL IRPEF – “Se gli 80 euro non arrivano nelle tasche degli italiani io chiedo scusa a lei, Porro, e al Senato. Ma se io le dicessi che domani ci saranno i primi bollettini dei pagamenti degli 80 euro per gli 11 milioni di italiani che lo riceveranno e già adesso stanno iniziando a prepararsi le buste paga, chi dice che non ci sono le coperture deve dire perché, altrimenti è semplicemente un tentativo di comunicare cose inesatte”, ha spiegato il premier a proposito del dl Irpef. “Io non posso avere alibi – ha detto ancora il premier – Io non avrò alibi se fallirò, non potrò mai dire che i burocrati hanno remato contro, che ce l’avevano con me, ma contemporaneamente devo andare avanti molto deciso e determinato per dire che se i burocratici stanno con noi sono felice, sennò ci devono spiegare perché quando dico che ci vuole un tetto per i supermanager di Stato dico una cosa giusta che dovrebbe far contenta la sinistra tradizionale, sindacale, culturale, che invece mugugna. Sui burocrati del senato, se ci sono obiezioni di merito si risponde nel merito. Si dice è giusto o no che sia stato previsto per esempio 650 milioni di recupero dall’Iva. Io faccio questa battaglia con la consapevolezza di non dover chiedere il permesso a tutti – conclude – ai burocrati, a tutti i partiti della coalizione. Preferisco chiedere scusa domani ma non il permesso oggi. Se ci mettiamo a mediare con tutti non ne usciremo vivi”. “Gli 80 euro ci saranno per sempre e potrebbero essere per tutti se l’Europa fosse diversa, anche per pensionati e partite Iva”, ha concluso.

GRILLO USA LINGUAGGIO DELLA VIOLENZA – “Se Beppe Grillo dopo quello che hanno fatto in un anno è l’uomo più abile a prendere voti degli italiani qual è il problema? Riguarda gli italiani – ha ancora detto Renzi, parlando del leader del Movimento 5 Stelle – È un anno che Grillo è in Parlamento, ogni suo parlamentare costa 3 milioni al mese in cumulo delle indennità, ciascun parlamentare grillino prende il doppio di quello che prende il presidente del consiglio. Ci sono quelli che credono alle sirene e ai microchip. In quest’anno cosa ha fatto Grillo? Oggi Grillo sta tentando disperatamente di dare un’immagine dell’Italia che non è la mia”. “Oggi Grillo usa un linguaggio sulla peste rossa, o ‘sono morti’, un linguaggio di disperazione, violenza verbale, rabbia – ha concluso -. L’Italia degli insulti la lascio volentieri a Grillo. Volete provare a cambiare, a restituire all’Italia il posto che le spetta? Votate Pd”.