Genova, 8 mag. (LaPresse) – “Non avremo più il 740, dal prossimo anno elimineremo un certo modello di dichiarazione dei redditi”. Così Matteo Renzi al termine della sua visita all’Istituto italiano di tecnologia a Genova, nato proprio dove una volta la guardia di finanza ligure stipava i modelli 740. “All’Italia nessun traguardo è precluso – ha aggiunto ancora il premier – l’Italia deve smettere di fare sogni piccolini. Dobbiamo competere con realtà più ricche e incoraggiare dal punto di vista economico”.
“Compito della politica – ha spiegato – è fare in modo che le città tornino a essere luoghi in cui la manifattura tradizionale, la produzione industriale, e gli investimenti sulle fabbriche, siano investimenti che creano futuro”. “La fabbrica – ha concluso – è il luogo del nostro futuro non del nostro passato. In Italia le fabbriche sono i luoghi del futuro, ma sono fabbriche diverse da quelle che immaginiamo, sono luoghi dell’eccellenza tecnologica”.
Presenti all’Istituto italiano di Tecnologia di Genova, insieme a Matteo Renzi, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, il presidente della Regione Liguria Roberto Burlando, il sindaco di Genova Marco Doria e anche l’ex ministro dell’Economia Vittorio Grilli. Presente infine Gabriele Galateri di Genola, presidente di Assicurazioni Generali e dell’Istituto Italiano di Tecnologia.
In mattinata circa 100 lavoratori dell’Ansaldo Energia hanno aspettato il premier all’entrata dello storico impianto di via Lorenzi. Sono tutti iscritti alla Fiom, che ha indetto un’ora di sciopero oggi. “Manifestiamo per esprimere solidarietà ai lavoratori della Piaggio Aereo – spiega Bruno Manganaro, segretario Fiom Genova – ma anche chiediamo chiarimenti sull’arrivo dei cinesi di Shanghai Electric come abbiamo letto sui giornali. Ho incontrato l’a.d. Giuseppe Zampini, che però ci ha riconvocato tra una settimana”. Renzi è a Genova principalmente proprio per siglare questo accordo, che passa attraverso la Cdp che ha la maggioranza di Ansaldo Energia. I lavoratori sperano che Renzi si fermi e parli con loro. L’impianto genovese impiega circa 2600 lavoratori, finora c’è stata piena occupazione nonostante la crisi, poichè quanto prodotto qui ha mercato in tutto il mondo. Vengono realizzate turbine per il vapore ed impianti completi per centrali elettriche a carbone e gas.