Roma, 7 mag. (LaPresse) – “Quello di ieri in commissione non mi è sembrato un fatto grave. Attribuirei una domanda a tutti: vogliamo continuare nella melina o dare tutti un contributo serio e positivo perché le cose cambino veramente?”. Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, a Radio Anch’io. “Chi vuole dare il proprio contributo positivo lo può fare in commissione – ha aggiunto Lupi – ma noi abbiamo il dovere di andare avanti. Poi nel caso non avessimo la maggioranza dei 2/3 saranno i cittadini a dire se abbiamo fatto bene o no”. E sulla ‘stampella’ offerta da Fi alla maggioranza Lupi aggiunge: “bisogna capire a quale Berlusconi ci riferiamo. Mi sembra solo che la politica deve cambiare e deve cambiare anche nel centrodestra. Oggi l’unica costa chiesta a tutti è il cambiamento. Noi abbiamo capito da subito che bisogna lavorare tutti insieme”. Quindi, per il cofondatore del Nuovo centrodestra, “le riforme devono andare avanti. Non si può sprecare qualche piccolo segnale di ripresa che si intravede. Per la prima volta ci sono segnali positivi come l’erogazione dei mutui per la casa che è aumentata”.

CASO ALITALIA. Lupi ritorna anche a parlare del caso Alitalia. “Con Del Torchio ci siamo sentiti ieri, ci incontreremo”, ha detto. “Ricordo – ha aggiunto il titolare dei Trasporti – che è un’azienda privata, i debiti che contrae un’azienda privata non si scaricano sullo Stato. A ottobre abbiamo chiesto ai soci di reinvestire nell’azienda se ci credono, e i sindacati hanno fatto loro parte. Abbiamo detto che ad Alitalia serviva un grande partner. Se sono andati ad Abu Dabi non credo che siano andati solo per salutarsi. Ascolteremo gli esiti dell’incontro”. E sulle polemiche per il ridimensionamento ha aggiunto: “Prima di pensare a un ridimensionamento del personale ricordo che se un’azienda chiusa non è che si ridimensiona, vanno a casa tutti. Il governo giudicherà il piano industriale”.

NUOVO PIANO AEROPORTI. “La settima prossima presenterò il nuovo piano nazionale degli aeroporti. Avrà un approccio pragmatico”. Ha poi annunciato Maurizio Lupi, a Radio Anch’io. “E’ possibile che nel nostro Paese si siano aperti 80 aeroporti? E’ possibile che non si riesce a dire quali siano le priorità?”, ha aggiunto il ministro. “Ci sono 11 aeroporti strategici, non ci deve essere concorrenza ma sinergia. Gli aeroporti devono avere un piano industriale e se non si raggiungono obiettivi dovranno essere i privati a vedere se investire”, ha concluso Lupi.

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