Roma, 3 mag. (LaPresse) – “Quando Renzi era sindaco di Firenze ha fatto esattamente le cose che facevo io da ministro della Pubblica amministrazione avendo la spudoratezza di dire: ‘non sono mica come Brunetta’. E questa è la disonestà intellettuale di questo ragazzetto da ruota della fortuna”. Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un’intervista a ‘Il Foglio’.
“L’altro giorno – continua l’ex ministro – ha fatto la conferenza stampa sulla riforma. O meglio su una lettera con dei titoli. Senza saper nulla di nulla. Lui si è accreditato come il grande riformatore. Ma di che? Riformatore del nulla. Io lo scrivo dal primo giorno che sono soltanto annunci. L’Italicum è un colabrodo. Sono persino d’accordo con Travaglio oggi. L’Italicum è un colabrodo che sta finendo come il pesce di Hemingway. La riforma del Senato è scritta con i piedi ed è ridicola. E l’unica cosa buona che ha fatto Poletti si sta degradando. Il Jobs Act non esiste. Esiste solo una delega. L’uomo, Renzi, è una macchietta. E io l’ho già inchiodato sui contenuti”.
“Renzi non piace a Forza Italia – aggiunge ancora Brunetta -. Berlusconi gli aveva dato fiducia al Nazareno, quando si sono incontrati. Una fiducia data a Renzi in qualità di segretario di partito. Prima dello ‘stai sereno Enrico’. Poi è cambiato tutto. La fiducia era sulla legge elettorale. E ora la legge elettorale non esiste più. E’ spiaggiata da sette settimane. Renzi è un grande bluff che sta distruggendo il paese. Lo sta facendo diventare un cumulo di macerie. Senza prefigurare nulla di positivo per il futuro. Lui è uno dei più grandi equivoci, uno dei più grandi bluff della storia recente del nostro paese. Ed è una grande tristezza che il Pd, nelle sue convulsioni suicide, sia riuscito ad esprimere una personalità come la sua”.
“Renzi non ha la statura né morale, né politica, né culturale, per riformare nulla – rincara la dose Brunetta – né per proporre una nuova idea di paese. E’ uno che non ha mai lavorato in vita sua, che ha sempre fatto il democristiano. Uno che è vissuto sempre non di contenuti ma di ‘spiazzamenti’. Renzi è ben poca cosa, ben povera cosa. Purtroppo è un grande equivoco in cui è caduto anche Berlusconi. Ma Berlusconi ha una grande capacità. Si accorge dei suoi errori. E ne vedremo delle belle adesso. Anche in tempi molto rapidi”, conclude.