Roma, 28 apr. (LaPresse) – “Avevo chiesto al capo dello Stato, anche senza richiesta formale, di darmi la grazia ‘motu proprio’. Ne aveva il dovere morale. Io non l’ho chiesta perché non mi sento colpevole, tecnicamente non ero in grado di commettere il reato per il quale sono stato condannato”. Così Silvio Berlusconi in un’intervista a Villa Gernetto con Corrado Formigli che andrà in onda questa sera nella trasmissione di La 7 ‘Piazzapulita’. Riguardo all’assegnazione ai servizi sociali, il leader di Forza Italia spiega di “sentirsi pronto”. “Non mi sento umiliato a farlo e sarò a disposizione – dice -. Penso che parlerò e starò ad ascoltare ci saranno molti di queste persone ricoverate che avranno seguito la mia storia imprenditoriale e politica e credo saranno interessate a parlare con me”.
L’ex cavaliere torna a parlare delle sue vicende giudiziarie e si dice “assolutamente sereno perché sono sicuro che questa condanna sarà un boomerang per chi l’ha voluta”. Poi spiega di aver cambiato idea riguardo al carcere perché “la condanna è frutto di una ricostruzione inacettabile in un processo che è giunto ad una sentenza mostruosa e ridicola che sarà ribaltata dalla Corte Europa dei diritti dell’uomo”. Quindi, conclude Berlusconi, “la mia indignazione è per quello che mi sta succedendo dopo 20 anni di lotta per la liberta in questo Paese”.