Roma, 18 apr. (LaPresse) – “Ci sono più bufale sui giornali su questa roba che nell’intera campagna della Campania”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi, intervistato a Palazzo Chigi dal direttore di La Stampa Mario Calabresi e ripreso con i Google Glass, a proposito della possibilità di alzare le tasse per il bonus da 80 euro. “Prima – ha spiegato – dicevano che non avrei mai avuto il coraggio di tagliare Irpef e Irap, poi che lo avremmo fatto con la televendita ma senza il Def, poi è arrivato il Def ci han detto che mancava il decreto, poi è arrivato il decreto e ci ha detto che mancavano le coperture, poi sono arrivate le coperture e se ne sono inventate. La sintesi è che questi denari non vengono con l’aumento delle tasse per chi guadagna di più”. “Certo – ha aggiunto Renzi – ci sono degli interventi che sono solo per quest’anno. Per esempio il miliardo e quattrocento milioni di Banca d’Italia dopo l’operazione, molto discussa, della rivalutazione delle quote. Ma si è innescato un processo di revisione della spesa che si basa sull’utilizzo dell’innovazione tecnologica nella pubblica amministrazione che ci consentirà di recuperare 6 miliardi quest’anno, 15-17 il prossimo e oltre 30 nel 2016. Quindi il taglio delle tasse è strutturale. E poi ci sono delle cose anche simboliche. C’è il taglio delle auto blu. Che non porta cifre straordinarie, ma dimostra che noi non vogliamo sprecare nemmeno un centesimo. Ogni ministero potrà averne al massimo 5”.
E sul bonus ha precisato: “Diamo ottanta euro al mese a sei milioni e mezzo di persone. A due milioni e ottocentomila ne diamo tra i sessanta e gli ottanta. Abbiamo allargato la fascia delle persone interessate dall’intervento abbassando i contributi. Ma leggendo i giornali sembra che terrorizziamo le persone distribuendo denaro. È curioso no? Stanno tutti a fare gli schifiltosi. Ma è la prima volta in cui i soldi si restituiscono anziché prenderli”.
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